Come (ri)scoprire Jean-Luc Godard in streaming

Non solo François Truffaut e Anna Karina, ma anche i Rolling Stones: ecci cinque film del genio francese consigliati da Hot Corn

Jean-Luc Godard sul set

Jean-Luc Godard sul set

di Ileana Dugato - «La fotografia è verità, e il cinema è verità ventiquattro volte al secondo», così Jean-Luc Godard descriveva la passione di una vita, quella del cinema. Fondatore, insieme all’un tempo amico François Truffaut, dei Cahiers du cinéma e uno dei massimi esponenti della Nouvelle Vague francese, Godard è stato, ed è ancora, un regista che ha fatto del cinema una ragione di vita. Scontroso, ribelle, da molti – collaboratori e attori – descritto come antipatico, ha sempre perseguito quella che era la sua idea di cinema, un’idea che negli anni lo ha portato anche a scontrarsi con lo stesso Truffaut, un litigio che non si risolse mai a causa della morte prematura dell’altro grande regista. Oggi Godard, a 90 anni, continua a influenzare il cinema con le sue idee, dopo averne plasmato una parte importante e aver dato vita a titoli che sono rimasti per sempre nella storia. Ecco allora come (ri)scoprire il genio francese in streaming, su CHILI. SYMPATHY FOR THE DEVIL - Cosa succede se Jean-Luc Godard incontra una delle band più famose di tutti i tempi, i Rolling Stones? Un film imperdibile, senza dubbio. Diviso in cinque episodi, One Plus One (questo il titolo nelle intenzioni del regista) è una riflessione sociale, politica e culturale sul difficile periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, accompagnati da Mick Jagger e i suoi attraverso alcune delle canzoni emblema della musica rock. FINO ALL'ULTIMO RESPIRO - Inutile girarci intorno, insieme a I 400 colpi di Truffaut questo film è considerato il manifesto della Nouvelle Vague francese, quel cinema verità che voleva allontanarsi dalla costruzione in studio e tornare a girare nelle strade, in mezzo alla realtà. Un dramma giallo che nasce con un omicidio e continua con una fuga in mezzo alle strade e ai palazzi di Parigi. Indimenticabili poi Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo. BANDE À PART - Altra pietra miliare della corrente francese, questa volta con il regista stesso come narratore e Anna Karina come protagonista, l’attrice da cui in quei mesi si stava separando. Di nuovo un giallo, ma decisamente innovativo per l’abile mescolanza di generi, insieme noir, melodramma e burlesque. La scena di un ballo che ha fatto scuola, citata negli anni da innumerevoli registi, è solo uno dei tanti motivi che lo rendono il capolavoro di Jean-Luc Godard. IL DISPREZZO - Per un regista che si impuntava se non riusciva ad avere gli attori che aveva in mente per i suoi film, non poteva mancare all’appello anche la bella Brigitte Bardot, affiancata da Michel Piccoli, per questo film tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, una circostanza particolare visto che Godard partiva sempre da canovacci molto generali. Una storia di seduzione e gelosia immersa nei paesaggi italiani, tra Roma e Capri.

LES CARABINIERS - Marino Masè e Albert Juross sono due contadini dai nomi molto eloquenti, Ulisse e Michelangelo. Arruolatisi nei carabinieri, vengono mandati al fronte allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale con una promessa: saranno liberi di fare ciò che vogliono. Qui Godard si cimenta con un film bellico pregno di una satira dura e cinica, ideata da Godard insieme a Rossellini e che riuscì a dividere la critica. Un’amara riflessione sulla violenza della società occidentale. 

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