Qui si forma l’ingegnere agrario

Agricoltura 4.0 in fermento "Con l’università Cattolica aiutiamo i professionisti a tenersi al passo"

Migration

Il primo ingegnere del Food si è laureato la scorsa settimana, ed è una donna. Prossimo passo: formare gli ingegneri agrari. Da settembre nasce ufficialmente la nuova laurea magistrale in Agricultural Engineering, nel polo territoriale di Cremona del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Al centro un settore cruciale per l’Italia e per l’Unione Europea: negli ultimi tre anni la crescita media annua dell’Agricoltura 4.0 in Italia è stata del 104% (Osservatorio Smart Agrifood, 2021). E la ricerca di una sempre maggiore sostenibilità sta creando nuove spinte innovative e sfide.

"Il nostro obiettivo – sottolinea Gianni Ferretti, prorettore del Polo di Cremona – è formare ingegneri operanti nel settore agro-industriale dotati di una visione sistemistica, ossia un approccio allo studio e alla implementazione di soluzioni applicative basato su una visione complessiva dei vari aspetti multidisciplinari delle filiera tecnologici, agronomici, ambientali, sulla capacità di modellare e gestire le interazioni fra i vari componenti, supportati da conoscenze di base del settore".

L’ingegnere dell’agricoltura è un progettista, gestisce i sistemi produttivi agricoli e agroindustriali e guarda alla sostenibilità economica, ma anche ambientale e sociale. "Un progetto che nasce dall’interazione con centinaia di aziende che negli ultimi anni hanno partecipato alle ricerche portate avanti nell’ambito dal Politecnico di Milano – spiega Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Smart Agrifood –. Sempre più attori del settore, in tutte le posizioni della filiera, hanno evidenziato la necessità di nuove competenze in grado di affrontare e coniugare le sfide future del settore: innovazione tecnologica, sostenibilità e collaborazione. Oltre il 90 % delle aziende di riferimento del settore che abbiamo coinvolto per progettare questa laurea ha dichiarato che è necessario investire nella creazione di una nuova figura professionale ingegneristica in agricoltura".

Si.Ba.