Sesto, il pollice verde della stazione

Franco Arricciati si prende cura dell’area Primo Maggio

Franco Arricciati al lavoro

Franco Arricciati al lavoro

Sesto San Giovanni (Milano), 21 maggio 2018 - Un impegno che si rinnova da quasi trent’anni quello di Franco Arricciati, per uno dei nodi critici di Sesto da sempre: piazza Primo Maggio. Anni fa adottò l’area e, ancora ieri mattina, Arricciati era sul posto per una pulizia straordinaria insieme agli operatori di Area Sud Milano, le gev e altri volontari nell’ambito della due giorni di BeneComune, il progetto di adozione e sponsorizzazione dell’amministrazione.

"Per anni ho cercato di sensibilizzare il Comune a intraprendere una pulizia generale di questa piazza e, quindi, oggi sono molto contento. Sono in pensione e ho meno forze del passato: faccio appello anche ad altri gruppi autogestiti di darmi una mano". Se piazza Primo Maggio è diventata un po’ verde, decenni fa, si deve proprio ad Arricciati. "Mi sono occupato di gestione aziendale. Ho sempre viaggiato molto. Quando tornavo qui, in questo luogo, mi vergognavo. Vicino al PalaSesto era una discarica a cielo aperto: lavatrici, spazzatura, si trovava di tutto". Una mattina, la svolta. "Su un giornale lessi un annuncio dell’allora sindaco Filippo Penati. Cercava volontari per prendersi cura di spazi pubblici. Mi feci avanti e piantai questi alberi". Il Gigante, il Fratello e tutti gli altri sorti a cornice dello spiazzo. "Provai diverse essenze, morivano tutte. Poi, per caso, misi a terra un arbusto di ailanto e oggi eccoli qui. I puristi diranno che è una pianta infestante perché domina sulle altre. Qui ha dominato solo sul degrado". Lui rivaluta la specie, originaria dell’Asia tropicale. "Ha bisogno di poca acqua, poca manutenzione, è resistente".

La vera battaglia, da tre decenni, è di rendere Sesto più verde. "Gli alberi portano ossigeno. Dove c’è cemento, bisogna piantare arbusti. Le nostre città sono caldissime, inquinate. Ora ci dicono che i palazzi hanno bisogno di pareti di edera. Piuttosto che niente, va bene. Che si inizi, però, a piantare più alberi per la strada".