Un incontro salvezza per gli alberi di Bresso

In discussione i lavori da effettuare lungo la sponda del Seveso per realizzare l’invaso da 250mila metri cubici vicino a via Aldo Moro

Gli alberi potrebbero essere salvati

Gli alberi potrebbero essere salvati

Bresso (Milano), 26 agosto 2020 - Un incontro di mediazione per salvare il parco pubblico a lato del civico 43 di via Papa Giovanni XXIII e per limitarne i lavori esclusivamente alla sponda sinistra del Seveso. Si apre uno spiraglio concreto sul futuro degli alberi ad alto fusto che si trovano in questa area verde a ridosso del fiume: decisiva sarà la riunione milanese di domani mattina tra il Comune di Bresso, il Comune di Milano e MM Spa, che eseguirà le opere per la costruzione dell’invaso artificiale da 250mila metri cubici tra la sponda destra e via Aldo Moro.

Trapela ottimismo da parte del sindaco bressese Simone Cairo che, l’altro ieri mattina, ne ha parlato con i concittadini che si sono riuniti ancora in presidio tra le piante del parco: "Ho chiesto con urgenza questo incontro per discutere soprattutto delle alberature sotto i balconi dei palazzi e nel centro del giardino - spiega Cairo -. Le nuove reti di cantiere siano limitate all’argine e non a tutta l’area verde, che rimarrebbe libera. Saranno tagliate le piante che hanno le radici sulle sponde e nell’alveo, per gli interventi di rafforzamento degli argini. Siamo fiduciosi".

Dopo il taglio del bosco da 4 ettari sul terreno, dove sarà costruita la vasca di laminazione, nelle prime due settimane di agosto, il fronte "no-vasca" intende difendere questo angolo di verde cittadino, che è diventato l’ultimo "baluardo" naturale per far fronte soprattutto "alle polveri che si alzeranno già con i primi lavori di disboscamento delle sponde del Seveso" come hanno precisato i partecipanti ai presidi. Oltre alla difesa dell’attuale parco, al tavolo della mediazione il primo cittadino bressese porterà anche una proposta per creare un’altra zona verde pochi metri più a nord, sempre lungo il lato sinistro del Seveso.

Si tratta di un boschetto sui circa mille metri quadrati, dove si trova l’ex-deposito giudiziario di via Papa Giovanni XXIII, tra le aree espropriabili e di compensazione ambientale per la realizzazione della vasca: "Questo nuovo parco può essere creato - continua Cairo -. Abbiamo fatto dei carotaggi al terreno e si può intervenire per questo progetto. Amplieremo così le aree verdi in questa zona, creando una barriera naturale sul Seveso. Intendiamo consegnarle a breve al Parco Nord perché se ne occupi. Come crediamo anche giusto che ci siano numerose piantumazioni nei 60mila metri quadrati delle altre aree di compensazione, con la partecipazione dei bressesi che potranno costruire i nuovi boschi del territorio".