Sesto, un flashmob contro la violenza sulle donne

Le dipendenti comunali inaugurano così lo sportello antiviolenza che apre nella casa delle Associazioni. Ed è polemica per l'uscita sessista di un assessore sui social

Un momento della coreografia “Break the chain” in piazza Oldrini

Un momento della coreografia “Break the chain” in piazza Oldrini

Sesto San Giovanni (Milano), 22 settembre 2019 - Con un flashmob delle dipendenti comunali è stato inaugurato lo sportello antiviolenza di piazza Oldrini. Oltre alle lavoratrici pubbliche, altre sestesi hanno partecipato, ballando sulle note di «Break the chain» («spezza la catena»), un brano che parla della forza che le donne devono trovare per spezzare le catene della violenza fisica e psicologica di cui a volte, spesso anche inconsapevolmente, sono vittime. Una coreografia studiata e provata nei giorni scorsi alla Casa delle Associazioni, che ospita il nuovo sportello cittadino, che era stato aperto in via sperimentale nel mese di giugno. La sede si aggiunge a quella presente all’ospedale Bassini di Cinisello, il centro Venus, e a quella territoriale di Cologno Monzese. Le operatrici, alla Casa delle Associazioni, saranno disponibili il mercoledì, dalle 15 alle 18, e il venerdì, dalle 9 alle 12, mentre il numero di telefono sarà operativo 24 ore su 24 (366-6622300). «Colgo l’occasione per ricordare all’Unione Europea di farsi portavoce dei diritti delle donne e delle donne iraniane che proprio in questo periodo subiscono deplorevoli attacchi e violenze unicamente perché lottano per i loro diritti – ha commentato Alessandra Magro, assessore alle Pari Opportunità -. Che l’Unione europea abbia il coraggio di condannare questi attacchi e di porsi a tutela concreta delle donne. Quei diritti per cui stanno lottando sono quelli che da secoli fondano l’Europa». Un taglio del nastro durante la festa delle associazioni e del volontariato, che non ha però mancato di destare polemiche per un post su Facebook nei giorni scorsi dell’assessore all’Innovazione Tecnologica Marco Lanzoni, per annunciare l’acquisto di 23 bodycam per darle in dotazione alla polizia locale («Maschietti occhio al centro», si legge sulla pagina istituzionale aperta da Lanzoni). «Un assessore che pubblicizza le telecamere fotografando il seno di un’agente. Bisognerebbe deferirlo alla città, perché se non rispetti le persone come puoi rispettare le istituzioni? – chiede la consigliera del Partito Democratico Mari Pagani - Nel frattempo speriamo che chi di dovere, mentre domani (ieri, ndr) in città si farà un flash mob contro la violenza sulle donne, spieghi all’assessore in questione la differenza tra uso del corpo e rispetto per le donne». Intanto, resta ancora fermo al palo un organismo che negli anni scorsi aveva lavorato proprio sul tema delle pari opportunità e che non esiste più. La nuova consulta, infatti, non è mai stata costituita a fronte della cancellazione del vecchio Comitato Pari Opportunità. Come per le altre consulte, è il sindaco a dover nominare il presidente e una serie di membri, mentre il resto della composizione è demandata alle associazioni che devono eleggere i loro rappresentanti.