Incubo legionella a Bresso: scuole al sicuro

Test negativi anche nei centri sportivi e negli uffici pubblici

Le operazioni di bonifica effettuate dai tecnici negli impianti idrici pubblici di Bresso e Cormano

Le operazioni di bonifica effettuate dai tecnici negli impianti idrici pubblici di Bresso e Cormano

Bresso (Milano), 20 settembre 2018 - Bresso chiama ma Roma non risponde. Ancora nessun riscontro delle analisi dell’Istituto Superiore di Sanità Nazionale per scoprire le “fonti di diffusione” della legionella in città: dal 10 al 31 luglio, il bilancio è stato di 5 decessi e di altri 47 contagiati. Uno di questi, un 59enne, è ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza da diverse settimane: «Siamo un po’ preoccupati per le sue condizioni di salute. Sono sempre in contatto con la sua famiglia», spiega il sindaco bressese Simone Cairo. Tutti gli altri infettati sono stati dimessi. Dall’1 agosto non si registrano altri casi. La fase acuta è passata: a Bresso sì, nella zona della Bassa bresciana no, con un numero di contagi otto volte superiore.

Questa situazione ha spostato «l’attenzione più su Brescia che su Bresso – continua Cairo – Vista la fase endemica, gli sforzi dell’Istituto di Sanità si sono concentrati lì; Bresso è slittata. Noi attendiamo la relazione da Roma, l’abbiamo sollecitata. Riteniamo che questi risultati siano il passaggio chiave per avere delle risposte precise». A Roma sono in corso le comparazioni del “dna” delle varie tracce di legionella, prelevate nel muco dei contagiati e trovate nelle case e nei luoghi pubblici. Chiedono di saperne di più i bressesi, sui gruppi cittadini di Facebook. Una cosa è certa: il caso Bresso ha aiutato il caso Brescia. «Nella zona bresciana si è agito tempestivamente grazie al nostro lavoro – prosegue Cairo –. Mi riferisco ai controlli sulle torri di raffreddamento degli impianti di condizionamento. Là si è andati subito a fare dei tamponi appena è scattato l’allarme e si è trovata la svolta. Bresso ha fatto scuola».

Il report dell’Istituto Superiore di Sanità sarà fondamentale per scoprire gli esiti dei tamponi prelevati nella ventina di torri di raffreddamento degli impianti privati in città, in agosto. Ci sono delle certezze, dopo le operazioni di sanificazione condotte dal Comune di Bresso nelle ultime settimane. Sono negative al batterio le campionature negli impianti idrici della dozzina di plessi scolastici pubblici, delle palestre delle scuole, del centro sportivo di via Deledda, del municipio e delle strutture dove ci sono uffici per il pubblico. Positiva rimane la Fontana del Mappamondo di via Roma, negativa la grande fontana del Parco Renzo Rivolta di via Vittorio Veneto. Sono chiuse da luglio e lo resteranno ancora. In attesa dei risultati da Roma, una prima mappatura delle positività si avrà tra poche ore: il Comune di Bresso sta raccogliendo i risultati dei tamponi raccolti dagli amministratori nei palazzi privati. Si parla di circa 400 campionature: le prime 110 sono negative. Si aggiungeranno ai dati di Ats Milano di metà agosto: 6 abitazioni positive su 51 e 7 siti sensibili positivi su 46.