Sesto, Città della Salute: resta da sciogliere il nodo dell'appalto

Dopo lo stop imposto dal Consiglio di Stato, si attende la nuova assegnazione dei lavori da 450 milioni

Le aree ex Falck

Le aree ex Falck

Sesto San Giovanni (Milano), 10 marzo 2017 - Chissà se venerdì 17 porterà fortuna alla Città della Salute e della Ricerca: tra una settimana esatta, la Commissione di gara - che dovrà riaggiudicare l’appalto da 450 milioni per la realizzazione della nuova sede di Neurologico Besta e Istituto nazionale dei Tumori sulle ex Falck - potrebbe annunciare il vincitore. È fiducioso Guido Bonomelli, direttore generale di Infrastrutture lombarde, che di quella commissione ne è il presidente. "C’è già stata una prima seduta di commissione - spiega - per le prime valutazioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato. È possibile che si riesca a concludere entro la prossima settimana". Qualsiasi sia la decisione, non è detto che sia finita. Anzi: "Noi facciamo il nostro lavoro, sicuramente potrebbe esserci un altro ricorso". L’unica speranza è che i tempi siano almeno più rapidi. Dall’assegnazione della gara alla cordata guidata da Condotte d’Acqua, infatti, sono trascorsi due anni. Il primo verdetto del Tar aveva rigettato l’impugnazione della seconda classificata, Salini Impregilo.

Ma in "appello" la sentenza è stata almeno in parte ribaltata: gara valida ma da riassegnare, escludendo dalla competizione la società Maltauro per il coinvolgimento in vicende giudiziarie. Secondo Salini Impregilo, la sua mancata esclusione aveva inciso nel raffronto a coppie. Tuttavia ci sarà da tener conto anche delle lagnanze di Condotte: se, con lo stesso criterio, fosse stata esclusa anche la società Mantovani, il risultato non sarebbe cambiato. A dividere i due contendenti è meno di un punto su cento. I conteggi non sono così scontati, perché l’esclusione di una società non è automatica per il coinvolgimento di un amministratore in vicende giudiziarie. Il Consiglio di Stato ha decretato che sì, Maltauro doveva essere esclusa. Ma non ha assegnato la gara a Salini Impregilo, imponendo alla commissione solo il riconteggio. "Siamo in Italia, a ogni appalto c’è un ricorso - ha rimarcato il governatore Roberto Maroni -. Ma non ci sarà una nuova gara, basta la riassegnazione: è solo un intoppo".