Piazza Gramsci con i vigili
Cinisello Blsamo (Milano), 15 maggio 2019 - Lotta dura allo spaccio di droga e alla movida molesta e a volte criminale che di sera invade alcune zone del centro. L’amministrazione comunale ha recentemente ottenuto dal ministero dell’Interno un fondo di quasi 40mila euro destinati alla «sicurezza urbana» e nello specifico alla prevenzione e repressione dello spaccio. Una piaga che non è nuova per Cinisello, quella della droga, ma che negli ultimi anni ha assunto connotati completamente nuovi, perché ai tradizionali fortini dello spaccio, come Sant’Eusebio e Crocetta, si stanno aggiungendo nuove modalità di diffusione tra le compagnie di giovani che si ritrovano nelle piazze e nei giardini pubblici, soprattutto in centro. Non è un mistero per nessuno che troppo spesso luoghi come piazza Gramsci e via Frova siano ormai costantemente ritrovo di una movida cinisellese che si alimenta di alcol e di droghe.
I segni della presenza di giovani fracassoni sono spesso gli atti vandalici e le montagne di bottiglie di birra vuote lasciate sulla strada la mattina seguente. Un fenomeno preoccupante che troppo spesso viene accompagnato da atti di vero e proprio teppismo criminale. Qualche mese fa alcuni giovani si sono sfidati al tiro al bersaglio sparando con una pistola a piombini contro le vetrate della biblioteca. Il risultato è stato il danneggiamento di cinque vetrate con costi di migliaia di euro. «Non vogliamo che la città di notte sia terra di nessuno – afferma il sindaco Giacomo Ghilardi – Per questo abbiamo cominciato a organizzare regolari turni di pattugliamento della polizia locale che si uniscono alle pattuglie di polizia e carabinieri già presenti. Gli agenti hanno il compito di sorvegliare le zone più sensibili e impedire che certi fenomeni di aggregazione sfocino in vandalismo e degrado. L’ordinanza che per la prima volta impedisce il consumo di alcolici in bottiglia contribuirà a ridurre i fenomeni di degrado. Questi fondi stanziati ci consentiranno di aumentare i controlli, ma anche di lavorare con le scuole per potenziare la prevenzione e varare iniziative che ci consentano di rendere i giovani più responsabili verso la città».