Cinisello, villaggio abusivo dei rom nell'ex Scolari

Nell'area dismessa, spesso teatro di rave party, si sta insediando una comunità abusiva

Gli abusivi nell'area

Gli abusivi nell'area

Cinisello Balsamo (Milano), 24 giugno 2019 - Certe aree  dismesse sono come dei fantasmi che, quando meno te lo aspetti, tornano con il loro carico di degrado e di disagi. È il caso della ex Scolari, l’area già industriale di via Amilcare Pizzi, che da almeno un decennio è completamente abbandonata e che periodicamente diventa scenario per accampamenti abusivi, occupazioni temporanee e più in generale situazioni di degrado e pericolo. Poco più di un anno fa si era assistito all’ultimo di una serie di rave party che per un luogo periodo sono stati organizzati in modo del tutto abusivo nel capannone centrale dell’ex azienda. Si pensava che le iniziative di messa in sicurezza approntate per evitare i rave avrebbero tenuto lontano ogni sorta di malintenzionati.

Ma nelle ultime settimane l’area che si affaccia sul viale Brianza è tornata a vivere l’ennesima metamorfosi: è diventata un enorme accampamento abusivo per rom. Probabilmente questa nuova occupazione è cominciata mesi fa, addirittura in inverno, ma inizialmente era rimasta sotto traccia. Oggi è esplosa  dopo che alcune decine di rom l’hanno occupata, trasformandola in un villaggio per disperati. Gli abusivi hanno occupato la palazzina uffici, sistemandosi nei vecchi locali destinati all’amministrazione. Altri hanno montato tende e baracche nel capannone principale, tra vetri infranti, scarti metallici arrugginiti e ogni genere di pericolo.

Ad accorgersi di cosa stava accadendo sono stati gli imprenditori delle aziende della zona che stanno assistendo a un crescente viavai di rom che ogni giorno si introducono nell’azienda passando per un cancello nascosto tra la vegetazione spontanea, trasportando all’interno dell’area ogni genere di suppellettile e di oggetto utile a creare rifugi di fortuna. La loro presenza è accompagnata da un crescente olezzo che nelle ore più calde della giornata si diffonde in tutta la zona. Montagne di rifiuti abbandonati nel cortile stanno marcendo, generando un altro rischio: la diffusione di topi.

Le forze dell’ordine hanno eseguito un primo sopralluogo nell’area per verificare l’entità della situazione. Ma intervenire, come in passato, rimane molto complesso. L’area ex industriale è infatti di proprietà di una società finanziaria che al momento non ha presentato progetti di recupero. Ci troviamo in un quartiere industriale ai margini dell’autostrada e della Statale 36, dove immaginare trasformazioni diverse da quella produttiva è piuttosto arduo. Difficile anche tenere sotto controllo i capannoni abbandonati per evitare le occupazioni abusive. Lo scorso anno, dopo l’ennesima intrusione di abusivi, era stato disposto un servizio di vigilanza che però aveva avuto una durata di pochi mesi.