Bresso, le richieste dei cittadini al sindaco: "Subito il restyling dell’Iso Rivolta"

Tanti i temi toccati dai residenti: dall'ex area industriale fino alla tranvia

L’area dismessa Iso Rivolta è finita diverse volte nel mirino dei vandali

L’area dismessa Iso Rivolta è finita diverse volte nel mirino dei vandali

Bresso (Milano), 29 marzo 2018 - Iso Rivolta, metrotranvia, strade dissestate, deiezioni canine sui marciapiedi, parchetti rionali degradati e quartieri da rilanciare: questi sono stati gli argomenti delle domande che i residenti hanno rivolto al sindaco Ugo Vecchiarelli, ieri mattina, tra le bancarelle del “Mercato Nord” di via Vittorio Veneto, davanti al gazebo del Comune di Bresso. In particolar modo, i cittadini hanno chiesto notizie su due progetti di restyling ormai storici e non ancora decollati: "Quando partiranno gli interventi nel Capannone Nord dell’Area Iso - hanno domandato - e quando inizierà l’ultima fase delle opere per la realizzazione della nuova linea tranviaria su via Vittorio Veneto?".

Non ha dubbi Giorgio Barone: "Ho chiesto soprattutto quando cominceranno i lavori all’Iso Rivolta - inizia Barone -. Lasciare quello spazio nelle condizioni attuali non va bene: va riqualificato. Ho visto il progetto e mi sembra bello. Spero che possa essere utilizzato anche dagli anziani per le manifestazioni artistiche". Se è la riconversione dell’ex fabbrica a far discutere i cittadini, l’utilità della metrotranvia “Milano-Bresso-Desio-Seregno” torna sempre ad accendere gli animi di chi è favorevole e di chi è contrario. Tra questi c’è Domenico De Domenico: "La nuova tranvia sarà un muro di Berlino che taglierà in due la nostra città - dice -. Ci saranno pochi punti di attraversamento tra le due parti divise del territorio. Bresso è così arrivata a un punto di non ritorno. Non è questo l’investimento giusto per la città". Dello stesso parere è anche Isabella Mazzola, che dice “no” alla tranvia ma “sì” al nuovo progetto della Zambon: "La tranvia è superata; è stata ideata nel 2000 - prosegue Mazzola -. Mi piacerebbe che fossero valorizzati al meglio l’Oxy.gen Pavillon e l’idea della società Zambon: in via Campestre nascerà un campus, con un potenziamento della ricerca scientifica e farmaceutica".

Invece Terenzio Crippa chiede più educazione civica alle persone: "Nella zona più vecchia di Bresso, il Còo de Bress in dialetto, ci sono troppe deiezioni canine sui marciapiedi e troppe buche nelle strade - prosegue Crippa -. Qualche lampione in più sarebbe l’ideale. Bisogna essere come gli svizzeri: chi sporca deve pagare multe salatissime. Questa zona della città va rilanciata". Infine, c’è chi desidera la riqualificazione di un’area verde lungo via Vittorio Veneto: "Si tratta del giardinetto pubblico all’angolo di via Dante - conclude Cinzia Mazzola -. È un parchetto ormai degradato da mesi. Dopo l’apertura dei box interrati, è rimasto sempre nelle stesse condizioni. Sarebbe bello che il Comune di Bresso intervenisse per risistemarlo".