Sesto, l’Arci saluta il Carroponte

Arena consegnata al Comune, ora tocca a Hub Music Factory. Ma resta da sciogliere il nodo del restyling delle aree verdi

La struttura di via Granelli

La struttura di via Granelli

Sesto San Giovanni (Milano), 30 dicembre 2018 - Un passaggio di testimone anticipato quello tra Arci Milano e Hub Music Factory, che per i prossimi due anni gestirà il Carroponte. Il 18 dicembre il concessionario uscente ha infatti riconsegnato al Comune la struttura di via Granelli, accorciando la scadenza naturale che era fissata a domani. Restano aperte ancora due questioni: l’affaire delle bollette, che aveva segnato tutta l’ultima stagione, e quella del verde oggetto di contestazioni da parte degli uffici durante i sopralluoghi dei mesi scorsi. Per ora si procederà dal primo gennaio alla voltura dei contatori dell’energia elettrica a nome del Comune sino alla successiva voltura ad Hub Music Factory.

"La doppia voltura - si legge nella relazione del municipio - si rende necessaria per ragioni di carattere tecnico: la chiusura dei contatori da parte di Arci avrebbe comportato il depotenziamento dei contatori", con aggravi di costo per riportarli poi a regime. "Il consumo, per quanto minimale, nella voltura al Comune verrà addebitato alla nuova società. Hub Music Factory, per la pianificazione della stagione, ha interesse a subentrare quanto prima nella gestione della struttura. L’amministrazione ha, a sua volta, interesse che la struttura passi da un gestore all’altro senza soluzione di continuità per garanzia di custodia e sicurezza in uno spazio isolato". A gennaio è prevista la stipula del contratto di concessione con Hub Music Factory, nota per festival come Rock in Idro all’Idroscalo, che si è aggiudicata per due anni il Carroponte offrendo un corrispettivo annuo di 165mila euro oltre Iva sui 70mila a base di gara.

Sempre a gennaio è prevista anche la chiusura della partita sui consumi di Arci. A luglio 2017, appena insediata, la giunta aveva contestato 270mila euro di consumi pregressi anticipati dalle casse pubbliche e mai saldati. Arci, inizialmente, aveva presentato una controperizia che certificava circa 55mila euro di energia per gli ultimi 7 anni. Dopo una lunga trattativa, l’intesa: acconto subito di 70mila euro e il resto da calcolare sulla base dei consumi dell’ultima stagione. "Sulla base dei calcoli di quest’anno, che serviranno come metro di paragone, andremo a parametrare gli anni passati e a emettere il saldo finale - spiega l’amministrazione -. Stiamo finendo i conteggi. Dobbiamo infine risolvere la questione sul verde, su cui siamo distanti, ad esempio la sostituzione di alcune piante morte. Già a novembre avevamo segnatato nella nostra perizia alcune situazioni di non conformità".