Garbagnate, si arrampicano sulla cupola per un selfie da brividi

Due ragazzi hanno scalato la chiesa del vecchio ospedale

I due ragazzi sulla cupola

I due ragazzi sulla cupola

Garbagnate Milanese (Milano), 9 aprile 2018 - Arrampicarsi sulla cupola della chiesa situata nel vecchio complesso ospedaliero di Garbagnate Milanese per farsi un selfie estremo? Mentre l’ex ospedale cade in rovina succede anche questo. Sabato pomeriggio due ragazzi, nonostante i cartelli di divieto d’accesso, si sono introdotti nell’area del vecchio Santa Corona e si sono arrampicati sul tetto della cupola. I due ragazzi sono stati visti da alcuni cittadini che si trovavano nel parcheggio del nuovo ospedale e segnalati al 112. Una pattuglia dei carabinieri che si trovava in zona per un servizio di controllo del territorio è intervenuta in pochi minuti, ma al loro arrivo i due ragazzi si sono allontanati di corsa e non sono stati identificati.

Il vecchio ospedale garbagnatese, nonostante gli auspici e le migliaia di firme raccolta, sta facendo la fine dell’ex nosocomio psichiatrico Antonini di Limbiate, anche in questo. Vandali, senzatetto e ladri. Ora la voglia di esplorare l’ospedale, chiuso da due anni e mezzo, ha portato due ragazzi a scalare la cupola, un gioco molto pericoloso, quasi sicuramente una sfida tra i due, per farsi un autoscatto una volta raggiunta la cima. Ragazzini che si avventurano negli edifici dismessi per curiosare e che si fanno male, due anni fa a Limbiate un 17enne era caduto dalle scale riportando alcune fratture. Ai vandali, ai senzatetto che lo usano come rifugio di notte, si aggiungono ora gruppi di ragazzini che, incuranti dello stato di abbandono che rendono il luogo poco sicuro, si addentrano nell’ex ospedale. Una situazione di degrado a pochi passi dal nuovo e moderno ospedale, inaugurato nell’ottobre 2015.

L’episodio di sabato pomeriggio dimostra ancora una volta che nell’ex sanatorio di proprietà del comune di Milano si può entrare anche in pieno giorno, nonostante gli accessi siano stati più volte chiusi dalla direzione aziendale dell’Asst Rhodense. Al piano terra arredi e porte danneggiate, bagni completamente distrutti, medicinali abbandonati e materiale spostato. In alcune stanze ci sono calcinacci e infiltrazioni d’acqua. I piani superiori sono meno danneggiati. Aalla sera e di notte ci sono senzatetto che dormono e bivaccano. Si arriva dappertutto anche nella chiesa dedicata a San Carlo Borromeo. Un luogo sacro voluto e inaugurato dal beato cardinal Schuster, dove per fortuna è ancora tutto abbastanza in ordine e pulito, compresi i paramenti sacri, come documentato anche da un video pubblicato su youtube da un cinereporter.