Cornaredo, tensione alla Raben Sittam: "Il lavoro non manca ma lo vogliono spostare"

Sciopero e presidio di protesta davanti alla Raben Sittam dopo il licenziamento collettivo di venti amministrativi

L’azienda replica: "Aperti a trovare un compromesso che riduca l’impatto sociale"

L’azienda replica: "Aperti a trovare un compromesso che riduca l’impatto sociale"

Cornaredo (Milano), 19  novembre 2019 - «Il lavoro non manca, ma lo vogliono spostare in Polonia e abbiamo paura che dopo il licenziamento collettivo di 20 amministrativi ci siano tagli anche in altri settori dell’azienda». Sciopero e presidio di protesta ieri davanti ai cancelli della Raben Sittam di Cornaredo. Alla fine di settembre, infatti, il Gruppo Raben che lo scorso maggio ha acquisito il 51% di Sittam, società di spedizioni con sede in via Monzoro e che occupa 169 dipendenti, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 20 addetti amministrativi su 38. «La prima fase della trattativa si è chiusa il 5 novembre con un mancato accordo - spiega Luca Bettoni, rappresentante sindacale della Filt Cgil -, l’azienda ha individuato soluzioni alternative solo per una decina di lavoratori tra quelli dichiarati in esubero, ma noi non possiamo accettare che gli altri restino senza lavoro e in mezzo alla strada, quindi non abbiamo accettato».

Ora si è aperta la seconda fase della trattativa e in attesa della convocazione in Regione delle parti interessate, dipendenti e organizzazioni sindacali di categoria, Filt Cgil-Cisl e Uiltrasporti, hanno organizzato una giornata di mobilitazione per ribadire la contrarietà licenziamenti. «Dopo l’acquisizione avevano detto che questo sito era strategico per l’Italia - commenta Roberto Legramandi, rappresentante sindacale della Cisl - questi licenziamenti vanno nella direzione opposta, noi dobbiamo tutelare tutti i dipendenti coinvolti e crediamo che da parte dell’azienda ci possa essere un ulteriore sforzo per chiudere in modo positivo la vertenza. Non sono state prese in considerazione le disponibilità di alcuni dipendenti a ridursi l’orario di lavoro da full time a part time, i prepensionamenti sono stati valutati solo su Milano». A parlare per l’azienda è Stefano Palmieri, Chief Financial Officer Raben Sittam, «la motivazione di tale procedura è l’esternalizzazione di alcune attività che verranno gestite in Polonia. Nel pieno rispetto di quanto previsto dalla legge italiana e dalla regolamentazione del settore, abbiamo informato i sindacati e avviato una discussione per trovare la soluzione migliore. La nostra proposta volta a ridurre l’impatto sociale è migliorata rispetto alla precedente. Siamo aperti per trovare un compromesso che riduca al massimo l’impatto sociale».