Cornaredo, agguato nel bosco: probabile regolamento di conti

Il 33enne ferito all'inguine con un colpo di pistola è ricoverato al Niguarda

I carabinieri nella zona boschiva, teatro dell’agguato

I carabinieri nella zona boschiva, teatro dell’agguato

Cornaredo (Milano), 13 maggio 2019 - Ha precedenti per spaccio di droga, il marocchino 33enne vittima di un agguato, sabato pomeriggio, in un’area boschiva di Cornaredo. Il suo curriculum criminale, secondo gli inquirenti, è la conferma che la pista da seguire per identificare il responsabile è proprio quella dello spaccio di droga. Probabilmente si è trattato di un regolamento di conti tra nordafricani. È successo intorno alle 14.30, il marocchino, irregolare sul territorio italiano, è stato ferito gravemente all’inguine con un colpo di pistola.

Ancora da chiarire se la vittima avesse un appuntamento con la persona che ha premuto il grilletto o se sia stata una vera imboscata da parte di qualcuno che conosceva le abitudini del 33enne, la zona e soprattutto le vie di fuga. A dare l’allarme alla centrale operativa del 118 è stato lo stesso marocchino. Nessun testimone per il momento. Anche chi frequenta i sentieri che circondano l’area boschiva, al confine con Settimo Milanese, con il cane a guinzaglio, in sella a una bicicletta o facendo jogging non avrebbe sentito e visto niente. Immediatamente soccorso, il 33enne è stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano in codice rosso, nelle ore successive le sue condizioni si sono aggravate ed è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Sul posto anche i carabinieri di Cornaredo, che hanno fatto i rilievi e recuperato alcuni oggetti, tra i quali il telefono cellulare usato dalla vittima per chiamare i soccorsi. Nelle prossime ore, quando le condizioni mediche lo consentiranno, i carabinieri ascolteranno la testimonianza della vittima.