Sos donne, a Rho e Bollate aprono due centri antiviolenza

Offriranno ascolto e assistenza

Il sindaco di Rho, Pietro Romano

Il sindaco di Rho, Pietro Romano

Rho (Milano), 4 maggio 2018 - Trentacinquenne, madre di due bambini di 8 e 10 anni, da anni subiva violenze fisiche e psicologiche da parte del marito. In silenzio. Non aveva mai denunciato per paura. Solo l’altro giorno i poliziotti del commissariato di Rho-Pero hanno arrestato il marito violento. È l’ultima storia di maltrattamenti in famiglia nell’hinterland rhodense e bollatese. Una delle tante storie e una delle tante vittime. Per loro i 17 Comuni degli ambiti territoriali di Rho e Garbagnate Milanese hanno deciso di scendere in campo uniti nella prevenzione e nel contrasto della violenza nei confronti delle donne con l’apertura di due Centri Antiviolenza “Hara, ricomincio da me”: uno a Rho nell’auditorium comunale di via Meda che sarà inaugurato oggi e l’altro a Bollate all’interno della biblioteca comunale di piazza Carlo Alberto, il cui taglio del nastro sarà l’11 maggio.

Il nome Hara siriferisce al “centro vitale dell’uomo”, secondo la filosofia zen. Questo perché il centro Antiviolenza pone al centro la donna, per affiancarla in un percorso che la porti a riprendere in mano la propria vita, a recuperare la propria energia e a utilizzarla per un nuovo progetto di vita. Il progetto è promosso in collaborazione con l’Asst Rhodense, l’Ats Città Metropolitana di Milano, le forze dell’ordine, Dialogica Cooperativa Sociale e Fondazione Comaschi Onlus. «Con il Centro Antiviolenza confermiamo la volontà dei nostri Comuni di voler rispondere in modo sinergico alla violenza nei confronti delle donne - dichiara il sindaco rhodense, Pietro Romano -. Nonostante l’egregio lavoro svolto dai consultori, dal pronto soccorso, dalle forze dell’ordine, dai servizi sociali e dal terzo e quarto settore, era necessario creare un presidio più diffuso, che potesse garantire un maggior coinvolgimento della comunità locale e che potesse offrire percorsi di autonomia per un nuovo progetto di vita a chi subisce violenza».

Il progetto finanziato da Regione Lombardia sarà gestito dalla Fondazione Somaschi da anni impegnata in centri antiviolenza, strutture di ospitalità e case rifugio per donne vittime di maltrattamenti a Milano e nell’hinterland. Dopo il taglio del nastro di questa mattina, il Centro di via Meda 20 sarà operativo mettendo a disposizione delle donne gratuitamente uno spazio di ascolto e di accoglienza, ascolto telefonico 24 ore su 24, sostegno psicologico, consulenza ed assistenza legale, ospitalità in case rifugio. Questi gli orari: lunedì 9-13, martedì 13-17, mercoledì 9-13, giovedì 15-19 e sabato 14.30-17.30. Negli orari di chiusura si può contattate il numero verde 1522.