Bollate, raid a scuola: spariti 20 computer

Colpo durissimo per le medie Leopardi, adesso il Comune presterà i suoi pc

I ladri sono andati a colpo sicuro: l’unico pc guasto, infatti, non è stato toccato

I ladri sono andati a colpo sicuro: l’unico pc guasto, infatti, non è stato toccato

Bollate (Milano), 16 febbraio 2019 - Furto a scuola, ladri in azione alla Leopardi di via Brianza a Cassina Nuova. I malviventi hanno fatto razzia di computer, un grave danno per l’istituto messo in ginocchio: i pc servivano anche per le prove Invalsi. In aiuto corre il Comune che per assicurare lo svolgimento delle prove presterà dei computer, mentre a maggio saranno stanziati in emergenza 10mila euro per riacquistare la strumentazione sottratta. "Il bottino? 20 pc già pronti per le prove Invalsi, sui quali avevamo già fatto tutti i test di connettività, 4 iMac e una smart tv", spiega Stefania Giacalone, preside dell’Istituto Comprensivo di "Brianza" di cui la scuola secondaria Leopardi fa parte.

I ladri si sono introdotti nell’aula di informatica e poi hanno cercato di aprire la presidenza e la segreteria, senza riuscirci. Sono entrati in azione in piena notte. "Hanno lasciato un Mac guasto, questo ci fa sospettare che ci possa essere un insider nella scuola - prosegue amara la dirigente -. Quei pc erano parte di quei beni che le scuole si costruiscono con la fatica di tutti, grazie alle raccolte durante le feste, con i punti dei supermercati, i banchetti. Un colpo mortale, per una scuola come la nostra che fonda tanto sulla didattica anche attraverso le tecnologia. Un esempio? I nostri alunni di terza media portano all’esame il loro sito web. Nei tre anni di studi lo costruiscono, lo organizzano: scelgono le aree tematiche, parlano di se attraverso i lavori che fanno, riflettono sul loro percorso, racconto le esperienze che affrontano".

La dura scoperta la scorsa mattina prima dell’entrata in classe dei ragazzi. "Quel giorno abbiamo provato tutti un grande sconforto, davanti a quell’aula violata abbiamo pensato che ricostruire non sarebbe servito a nulla, basta un niente e ti soffiano via tutto", lo sfogo della preside. "Una volta riacquistati gli strumenti, creeremo un’aula blindata dove metterli al riparo, rendere impenetrabile tutto l’istituto è impossibile", dice il vicesindaco Alberto Grassi. Per affrontare i test (dall’1 al 9 aprile) serviranno almeno 20 pc. "Il Comune potrà stanziare i fondi, ma solo a maggio - dice Giacalone -. Abbiamo 5 classi dell’ultimo anno delle medie che devono affrontare le prove “computer based“ e questo significa una rotazione notevole: 15 sessioni di Invalsi che coinvolgeranno oltre 100 alunni".

Per l’emergenza il Comune presterà i pc utilizzati per i corsi del personale che andranno adattati all’esigenza, testati, i ragazzi dovranno prendere la mano sulle macchine per poter affrontare senza incertezze le prove. E’ una corsa contro il tempo. "La nostra è una scuola nella periferia della periferia, il tessuto urbano, il tessuto umano è particolare, e qui bisogna fare innovazione. Ci stiamo provando da molti anni, questo furto è uno di quei colpi feroci, che quando arrivano non ti fanno più rialzare. Alle nostre famiglie non possiamo chiedere di consentire ai figli di portare i propri tablet per sopperire al problema della mancanza di dispositivi. In questa realtà è la scuola che deve mettere a disposizione gli strumenti e assicurare le stesse possibilità a tutti. E’ vero che si può fare innovazione anche senza tecnologie, ma perché dovremmo rassegnarci a questo? Hanno sparato sulla croce rossa". Il valore economico dei portatili? 200 euro al massimo. Il danno per la scuola? Irreparabile. "Bisogna ripartire da zero".