Arese, il sindaco applaude Ioli. E la Lega abbandona l’aula

Fiducia rinnovata all’assessore che ospita a casa un rifugiato ai domiciliari

L'assessore Enrico Ioli

L'assessore Enrico Ioli

Arese (Milano), 25 giugno 2020 - "Esiste qualche elemento che possa mettere in difficoltà l’amministrazione? Non ne ho trovati", così la sindaca di Arese, Michela Palestra ha confermato martedì sera davanti al consiglio comunale la fiducia "senza esitazione" all’assessore all’Urbanistica, Enrico Ioli (Pd), al centro della bufera politica per aver offerto ospitalità a un rifugiato somalo. Il trentenne da alcuni mesi agli arresti domiciliari a casa dell’assessore è in attesa di giudizio, dovrà rispondere dell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina finalizzata a finanziare gruppi terroristici africani. "Deve essere chiaro a tutti che l’assessore non è coinvolto in alcun modo nella vicenda giudiziaria", precisa la prima cittadina. Il rifugiato era stato accolto in tempo di Sprar nel 2018 dall’assessore che non ha esitato ad ospitarlo nemmeno ora. Un gesto nel quale la sindaca vede "rigore, etica, sacrificio personale, altruismo, carità umana e capacità di accoglienza".

"Compito della politica? Fare scelte, attuare politiche che siano rispondenti a quella linea di indirizzo che sottopone al giudizio degli elettori. Come persona Ioli ha messo in pratica azioni famigliari coerenti con il recinto valoriale che questa maggioranza sostiene. Un gesto di accoglienza definito anche dalla comunità cristiana caritatevole e che rende lui, molto più di tutti noi, capace di essere esempio e non solo capace di belle parole". La Lega, che nei giorni dello scandalo aveva chiesto le dimissioni di Ioli, passa ai fatti. "Da qui in avanti il gruppo abbandonerà il consiglio comunale. Non è una questione personale contro Ioli, quello che è inaccettabile e inopportuno è che una figura pubblica ospiti a casa propria una persona rinviata a giudizio nell’ambito di un’indagine sul terrorismo internazionale" dice Vittorio Turconi, capogruppo del Carroccio. "Saremo presenti a ogni appello, e ogni volta poi lasceremo l’aula, fintanto che l’assessore non si sarà dimesso. La maggioranza da qui in avanti dovrà continuare il suo lavoro senza l’opposizione, una scelta che crea un precedente nella sede del dibattito democratico su cui riflettere" conclude Turconi. "Una scelta imprudente ospitare l’indagato", secondo il Movimento 5 Stelle. Tutti con Ioli, nemmeno a dirlo, i consiglieri sui banchi delle maggioranza.