Arese (Milano), 9 agosto 2020 - Da laghetto artificiale a stagno maleodorante. In poco tempo lo specchio d’acqua dell’ultimo quartiere nato ad Arese Sud è diventato l’habitat naturale per molte specie animali. Germani Reali, Gallinelle d’Acqua, e persino il Cannareccione (piccolo uccello fra le specie protette), rane verdi e rospi smeraldini, secondo gli ambientalisti. "Un luogo insalubre, stracolmo di ratti e bisce", denunciano, invece, i residenti che sulla carta avevano comprato casa davanti a uno specchio d’acqua (qualcuno immaginava anche di organizzarvi lezioni .
i vela) e che con la palude non vogliono convivere e ne chiedono l’immediata bonifica Mette i bastoni fra le ruote il Wwf che vieta a proprietà (Consorzio Sansovino) e Comune di Arese, qualsiasi intervento fin tanto che le specie presenti non avranno finito di nidificare. A ottobre. Sulla vicenda è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle aresino. Due i principali punti da chiarire nell’interrogazione depositata: primo su tutti quello che apparirebbe come un errore di progettazione: il lago non sarebbe stato costruito con una profondità idonea. L’altro punto: la proprietà preleverebbe acqua gratuitamente dal pozzo del comune di Arese anziché a pagamento dal Villoresi. I pentastellati, infine, chiedono quali soluzioni intenda avviare la municipalità per tutelare i cittadini proteggendo la biodiversità.
«Il laghetto ha principalmente la funzione idraulica di ‘vasca volano’ per l’insediamento residenziale del Consorzio Sansovino - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Enrico Ioli -. Per questa ragione la manutenzione e la gestione sono ancora in carico all’operatore. Il Piano Integrato Sud ha poi attribuito al laghetto anche una funzione più naturalistica, dato che è inserito in un parco pubblico. Nel progetto si può constatare che era intenzionalmente prevista una “zona umida“, con spiccata vocazione naturalistica. Non doveva essere, e non è, una vasca impermeabile". Il comune, in cerca di soluzioni, ha organizzato incontri con le autorità di controllo, Wwf e operatore.
«Il Wwf fornirà supporto tecnico - dichiara sui social Gianni Del Pero, presidente di Wwf Insubria in contrasto con i residenti -. A nostro parere il Sansovino non è un lago artificiale. Per alcune varietà vegetali che si sono insediate la quota dell’acqua non è idonea e la densità vegetale è elevata. Servirebbe modificare le quote anche per migliorare la presenza faunistica e aumentare le ‘luci’ aperte. Il Sansovino è un’Oasi Naturalistica di pregio che va conservata, migliorata e valorizzata".