MANUELA MARZIANI
Cronaca

Troppe aggressioni al personale sanitario, a Pavia 50 operatori chiedono il trasferimento

“Le minacce verbali sono all’ordine del giorno – dicono i sindacati – e spesso non vengono neppure denunciate. Non risale a molto tempo fa, invece, la distruzione del pronto soccorso di Vigevano da parte di un paziente”

Una manifestazione per dire basta all’escalation di violenza contro il personale sanitario (Foto archivio)

Una manifestazione per dire basta all’escalation di violenza contro il personale sanitario (Foto archivio)

Pavia, 18 settembre 2024 – L’ultimo episodio si è verificato ieri a Melito, in provincia di Napoli, dove due medici in servizio in guardia medica sono stati aggrediti da tre donne e due uomini perché si sarebbero rifiutati di effettuare una visita domiciliare a un loro parente.

A causa di questa preoccupante escalation di violenza sono 50 i sanitari pavesi preoccupati per la loro incolumità, che hanno chiesto il trasferimento per paura di essere aggrediti durante il turno di lavoro.

In un solo anno sono state quasi 300 le aggressioni denunciate dagli operatori del territorio pavese. “Le minacce verbali sono all’ordine del giorno – dicono i sindacati – e spesso non vengono neppure denunciate. Non risale a molto tempo fa, invece, la distruzione del pronto soccorso di Vigevano da parte di un paziente”.

A gennaio, a conclusione dei lavori negli ospedali di Voghera e Vigevano, sono tornati operativi i posti di ps e anche al policlinico San Matteo è presente la polizia di Stato dalle 8 alle 20. “Ma purtroppo – ha detto Andrea Galeppi della Uil – molti pazienti che arrivano pretendono di decidere a quali esami essere sottoposti, i medici di base non ci sono, la rete territoriale non funziona e gli operatori del pronto soccorso sono pochi per occuparsi di tutti coloro che varcano l’accesso. Sono stressati e, se devono anche essere presi a sberle per andare a lavorare, chiedono di essere spostati”