La Russia arresta il console ucraino, tensione alle stelle tra Mosca e Kiev

Il diplomatico accusato di spionaggio rilasciato qualche ora dopo. I due Paesi ai ferri corti per il conflitto nel Donbass e l'ipotesi Nato

Una trincea nella regione di Donetsk, dove si combatte tra milizie filorusse e governativi

Una trincea nella regione di Donetsk, dove si combatte tra milizie filorusse e governativi

Mosca - Sale a livelli record la tensione tra Mosca e Kiev. Il console ucraino a San Pietroburgo, Alexander Sosonyuk, è stato arrestato ieri dalle forze del Fsb russo per aver ricevuto “informazioni segrete“ che fanno parte dei database delle agenzie di sicurezza e del Fsb. Di fatto, con l’accusa di spionaggio. A divulgare la notizia è la Tass, sottolineando che l‘attività svolta dal console “è incompatibile con lo status di dipendente consolare ed è di natura chiaramente ostile nei confronti della Federazione russa“. Non si è fatta attendere la risposta di Kiev: “In linea con la pratica esistente e sulla base del principio di reciprocità, la parte ucraina sta preparando una risposta relativa ai diplomatici russi”, dice il viceministro degli Esteri ucraino Evgeny Enin all’agenzia Unn, definendo quanto accaduto “una nuova provocazione” di Mosca. 

Dopo essere stato trattenuto per diverse ore dall’Fsb, il diplomatico è stato rilasciato, con l’accusa di aver ricevuto documento secretati riguardanti la logistica delle forze dell’agenzia. Il rilascio del diplomatico è stato confermato dal portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. Ora il console si trova nella sede diplomatica ucraina. “Sono attivita’ incompatibili con lo status di diplomatico e hanno un carattere ostili per la Federazione russa”, sostiene il Cremlino. Quel che è evidente è che l’arresto avviene in un momento di già altissima frizione tra Mosca e Kiev per il conflitto nelle regioni orientali filo-russe ucraine. 

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky attacca: “Ai nostri confini Mosca ha ammassato tanti soldati quanti durante i feroci combattimenti del 2014-2015. La Russia non la smette di destabilizzare il nostro Paese, e attraverso di noi l’Europa intera, ma se ci arrendessimo adesso perderemmo tutto ciò che consente al nostro continente di essere uno spazio di pace e libertà».  Zelensky poi apre: «Siamo sempre pronti a intavolare un dettagliato negoziato diplomatico, e chiediamo alla Russia di fare lo stesso. Dobbiamo assolutamente prevenire un’escalation militare con il sostegno di tutti». L’Ucraina ha di recente chiesto di poter entrare nella Nato, scatenando la reazione del Cremlino.