Mosca, ristoranti "al 99 per cento russi" al posto dei McDonald's in fuga dalla capitale

L'annuncio del sindaco Sergei Sobyanin dopo che la nota catena americana ha chiuso 250 locali. Garantito lo stanziamento di 500 milioni di rubli per favorire la transizione

Un ristorante McDonald's a Mosca

Un ristorante McDonald's a Mosca

Mosca - Locali 'autoctoni' al posto dei McDonald's in fuga. L'intera rete dei locali statunitense che, come numerose altre imprese occidentali chiudono in seguito all'invasione dell'Ucraina, sarà sostituita da ristoranti locali.

Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, rende noto Gazeta.ru, ha annunciato che "entro sei mesi-un anno" apriranno i nuovi locali, al posto dei 250 McDonald's della capitale chiusi da martedì. Nel menù, prodotti al 99 per cento di provenienza russa. Le attività dovranno riassorbire quanto possibile gli ex dipendenti della catena del fast food americano che aveva inaugurato il suo primo locale a Mosca nel 1990. diventando il simbolo della Perestroika. Sobyanin ha garantito lo stanziamento di 500 milioni di rubli per favorire la transizione.

Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria in Ucraina, le testate del Gruppo Monrif (Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno) hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità della popolazione ucraina. 

PER DONARE PER L’EMERGENZA UCRAINA TRAMITE BONIFICO

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Causale: UN AIUTO PER L’UCRAINA