Ucraina, i tank russi distruggono uno dei cimiteri più grandi d'Europa: "Sacrilegio"

Il monumentale di Stary Krym a Mariupol è vicino alle case sequestrate dai soldati per viverci. Ogni mattina, anziché aggirarlo, era più semplice passarci sopra

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Mariupol (Ucraina) - I morti erano già tali, ma l’oltraggio ai sopravvissuti è palese e alimenta il già incombente senso di orrore. I soldati russi hanno distrutto con i carri armati il cimitero nel villaggio di Stary Krym vicino a Mariupol, era considerato uno dei più grandi d’Europa. Lo hanno raccontato gli abitanti a un quotidiano locale, citato da Unian. Le truppe di Mosca dal 10 al 12 marzo si erano stabilite in case di campagna vicino al cimitero. Drammatiche le testimonianze dei civili.

 «Ogni mattina - raccontano impietriti alcuni testimoni oculari delle operazioni di sterminio nella città martire - i militari russi uscivano e iniziavano a sparare contro gli edifici nel distretto occidentale: ma per raggiungere le posizioni i carri armati passavano attraverso il cimitero come se non ci fosse affatto. Un orrore. Hanno schiacciato con tale disinvoltura croci e monumenti. Certo, dopo la morte di tante persone non è così importante. Ma è un sacrilegio».

Intanto Kiev accusa Mosca di montare un’operazione di «propaganda» a Mariupol, dove i troll del Cremllino «stanno già lanciando una falsa campagna per nascondere la loro colpevolezza nell’uccisione di massa di civili. Faranno dozzine di interviste inscenate, nuove registrazioni e uccideranno persone per far credere che siano state uccise da altri». Da Mosca però arriva la negazione. Che parla di una «messinscena», una «odiosa provocazione», addirittura un «crimine commesso dal regime di Kiev» con l’intento di «interrompere i colloqui di pace e intensificare la violenza». 

Sempre oggi nella regione di Sumy, nordest dell’Ucraina, sono stati trovati almeno tre corpi di civili con evidenti segni di torture. Lo ha denunciato il governatore regionale Dmytro Zhyvytsky, spiegando che le vittime sono state ritrovate dai militari ucraini. Il ritrovamento è avvenuto nelle zone dalle quali i russi si sono ritirati due giorni fa. L’ospedale pediatrico di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, è stato colpito dai russi con armi non convenzionali, ovvero vietate dalla Convenzione di Ginevra, come le bombe a grappolo. Nel frattempo sono sette i corridoi umanitari previsti per oggi dalle città assediate in Ucraina: da Mariupol, da Tokmak e da Berdyansk si potrà raggiungere Zaporizhia con mezzi propri. Inoltre si potrà lasciare Severodonetsk, Lisichansk, Popasnaya e Gorskoye per Bakhmut.

“Cresce l’orrore per il massacro in Ucraina”, titola in apertura il New York Times. “Le immagini di ucraini morti, alcuni con le mani legate e altri sepolti a casaccio nei pozzi, ha scioccato i leader occidentali e li ha spronati a promettere sanzioni ancora piu’ dure contro la Russia, possibilmente anche al settore dell’energia, mentre il Cremlino non cede e mostra segni di preparazione di un nuovo assalto”, scrive il giornale, secondo cui “la guerra in Ucraina potrebbe ora essere diretta verso una fase ancora piu’ pericolosa, nonostante il ritiro della Russia la scorsa settimana dalle aree vicine Kiev”. 

Mariupol rimane sotto un brutale assedio. “La distruzione sistematica produce scarsi guadagni militari, ma fa parte di una strategia piu’ ampia per impadronirsi dell’Est del Paese”, scrive il Nyt citando esperti militari americani. Il giornale dedica in prima pagina anche un pezzo alla “campagna della propaganda cinese per presentare la Russia come vittima dell’Occidente da lungo tempo”..