Ucraina, Kiev circondata: assedio dell'esercito russo. Gli 007: ordine di colpire i civili

La capitale è pronta a difendersi: sparse trappole anticarro ovunque. Da Dnipro a Mariupol, l'offensiva di Mosca prosegue mentre le evacuazioni procedono a singhiozzo

Colpita da più fronti, tra raid senza tregua e tattiche d'assedio per stremare la popolazione, compreso il fuoco contro i civili, l'Ucraina ha vissuto un altro giorno di guerra. Le forze russe avanzano sempre più verso Kiev e gli attacchi hanno distrutto un aeroporto nella città di Vasylkiva, a Sud della capitale. Il grosso delle forze di terra di Mosca si trova a circa 25 chilometri dal centro di Kiev, riferisce l'intelligence britannica. "Elementi della grande colonna russa a Nord di Kiev si sono dispersi", si legge nell'ultimo bollettino, "questo è un probabile tentativo di circondare la capitale".

Kiev pronta all'assedio

I difensori sono pronti all'assedio, hanno scavato posizioni difensive lungo tutte le principali linee di comunicazione e sparso trappole anticarro: "I russi possono prendere Kiev solo se la radono al suolo", ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa. Intanto le evacuazioni di civili proseguono con il contagocce e proprio nei sobborghi di Kiev si è consumata un'altra strage di innocenti. La difesa ucraina ha infatti denunciato l'uccisione di 7 persone in fuga dal villaggio di Peremoga, tra cui un bambino, lungo un corridoio concordato con i russi. Una strategia del terrore contro la popolazione che sembrerebbe confermata anche da un'intercettazione telefonica effettuata dall'intelligence ucraina, secondo cui nei pressi di Kharkiv le truppe russe avrebbero ricevuto dal loro comando "l'ordine di sparare sui civili e i bambini".

I fronti dell'offensiva russa

Le sirene, comunque, non smettono di suonare e l'offensiva di Mosca continua in tutto il Paese. Le forze russe hanno attaccato per la prima volta nell'Ovest dell'Ucraina. A Est ci sono sempre più indicazioni della caduta di Volnovakha in mani russe. Anche Kherson sembra essere stata presa, secondo l'intelligence Usa. Il Cremlino ha accusato l'esercito ucraino di aver sparato su una nave cargo civile russa, la 'Sormovsky 3064', nelle acque del Mare di Azov. Segnalati raid anche a Dnipro, terza città dell'Ucraina sul fiume omonimo, dove secondo il sindaco i sistemi di difesa aerea hanno però respinto un attacco dal cielo.

Il fronte più caldo resta quello di Mariupol: i bombardamenti sono proseguiti, sfiorando anche una moschea dove si erano rifugiati un'ottantina di civili, tra cui molte donne e bambini e numerosi cittadini turchi in attesa di evacuazione. In direzione di Odessa, intensificati gli attacchi anche su Mykolaiv. Tra Mariupol e Kherson, è finita ormai in mano russa pure Melitopol, dopo il sequestro del sindaco Ivan Fedorov. Sotto controllo di Mosca è anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nel sito, la società statale russa per l'energia atomica, Rosatom, ha inviato i suoi ingegneri per verificare la situazione. Le attività ordinarie, ha sottolineato Mosca, continuano a essere svolte dallo staff ucraino, ai quali però è stato detto che "l'impianto d'ora in poi dovrà operare sotto il controllo russo".