Giappone, lottatore di Sumo muore dopo un mese d'agonia: polemiche sui soccorsi

Il 28enne Mitsuki Amano aveva battuto la testa durante un incontro. A bordo del dohyo non era presente personale medico

La drammatica immagine di Mitsuki Amano inerme sul dohyō

La drammatica immagine di Mitsuki Amano inerme sul dohyō

Tokyo (Giappone) - Nuove critiche si sollevano sul Sumo in Giappone, lo sport nazionale del Paese, dopo la morte di un giovane lottatore che aveva partecipato all'ultimo grande torneo nazionale, un mese fa. Il 28enne Hibikiryu, appartenente a una divisione minore, aveva battuto la testa durante un incontro svoltosi a Tokyo il 26 marzo scorso allo stadio del Ryogoku Kokugikan.

Le immagini mostrano il lottatore, il cui vero nome era Mitsuki Amano, immobile al termine di uno scontro, ancora cosciente e con il viso schiacciato sul terreno per diversi minuti. I medici generalmente non sono presenti intorno al dohyo, l'anello dove si svolge la lotta, perché è tradizione attendere che i lottatori si rialzino da soli. In quella circostanza Hibikiryu era stato assistito inizialmente dal personale tecnico che non aveva competenze mediche, con la possibilità che siano state causate lesioni spinali, prima di essere trasportato fuori dal ring. L'associazione nazionale del Sumo (Jsa) ha detto che la causa di morte del lottatore non è chiara al momento. La diagnosi parla di insufficienza respiratoria acuta. Nel frattempo una riunione con personale di sicurezza ed ex lottatori si svolgerà il 7 maggio, per discutere un'eventuale presenza di esperti a bordo dell'anello in caso di bisogno.

Negli ultimi anni, il Sumo - le cui origini risalgono a circa 2.000 anni fa - è stato segnato da diversi scandali, inclusi casi di violenza fuori dal ring, ed episodi di sessismo durante i tornei. Nel 2018 il sindaco di una città nella prefettura di Kyoto fu colto da un malore durante un discorso, e alle donne venne impedito di salire sull'anello per praticare il massaggio cardiaco. Nella tradizione shintoista, infatti, il dohyo è considerato un luogo sacro, e le donne non possono calpestarlo perché considerate impure. In quella occasione il presidente dalla Jsa espresse il proprio rincrescimento per la condotta inappropriata, ringraziando le donne accorse in aiuto. Il sindaco riuscì infatti a essere trasferito in tempo in ospedale. Non è stato purtroppo così per Hibikiryu, il primo lottatore giapponese dell'era moderna a morire per le ferite riportate durante un incontro.