Corea del Nord, per la prima volta nella storia una donna ministro degli Esteri

Choe Son Hui è stata scelta dal leader Kim Jong Un, che aveva assistito durante i colloqui con Trump. Tensioni (e sanzioni) per il settimo test nucleare

Pyongyang (Nord Corea) - La diplomatica nordcoreana Choe Son Hui è la prima donna chiamata ai vertici del Ministero degli Affari Esteri di Pyongyang. L’annuncio è stato dato oggi dall’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna. Choe, già viceministro degli Esteri, è stata promossa a ministro nel quadro una sessione plenaria del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori della Corea del Nord presieduta dal leader del Paese, Kim Jong Un. 

La diplomatica succede a Ri Son Gwon, esponente dell’ala dura, che ha presieduto i colloqui con la Corea del Sud. Tra gli incarichi più importanti svolti da Choe quello di assistente del leader nordcoreano durante i colloqui con l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel 2019. Il ministro degli Esteri Ri Son-gwon è stato incaricato di guidare il Dipartimento del Fronte Unito del partito incaricato di gestire le relazioni intercoreane. 

Il plenum ha visto il leader nordcoreano Kim Jong-un sottolineare la necessità di adottare misure di “autodifesa” più forti per affrontare sfide “molto serie” alla sicurezza. Nessuna indicazione è invece emersa durante la sessione di tre giorni che si è conclusa venerdì sulle informazioni della Corea del sud circa un possibile nuovo test nucleare del regime. Durante la sessione del partito, Kim avrebbe anche fatto riferimento alla lotta alla pandemia da Coronavirus spiegando che lo sforzo è attualmente “entrato in una nuova fase”, basata sul lockdown e lo sforzo di sradicare il virus.

Intanto la Corea del Sud sta valutando la possibilità di imporre sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord in caso di nuovo test nucleare, dopo che Cina e Russia hanno messo il veto sulla risoluzione promossa dagli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che proponeva ulteriori sanzioni internazionali. Lo ha affermato il ministro degli Esteri sudcoreano Park Jin. 

“Il nuovo governo ha esaminato la questione dell’imposizione unilaterale di sanzioni alla Corea del Nord e sta discutendo varie misure dettagliate”, ha detto Park all’agenzia di stampa Yonhap. Questa dichiarazione è arrivata due giorni prima della visita programmata di Park negli Stati Uniti, nel timore che Pyongyang potesse prepararsi al settimo test nucleare. 

Se il test sarà eseguito, la Corea del Sud si impegna a rispondere con “una risoluta posizione di deterrenza”, ha affermato il ministro, aggiungendo che il disaccordo nel Consiglio di sicurezza dell’Onu sarà superato attraverso la diplomazia. Il 26 maggio, Russia e Cina hanno messo il veto alla risoluzione promossa dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per imporre ulteriori misure restrittive alla Corea del Nord

Gli Stati Uniti hanno intrapreso l’iniziativa dopo che la Corea del Nord ha lanciato tre missili balistici verso il Mar del Giappone poche ore dopo che il presidente Joe Biden ha concluso il suo viaggio in Corea del Sud e Giappone per incontri con le sue controparti per discutere di sicurezza regionale e commercio.Park ha avvertito che la Corea del Nord è pronta per un nuovo test nucleare ed è solo questione di tempo prima che abbia luogo.