Sicurezza per Expo, Maroni: "Sono tranquillo". Renzi: "Il Paese non è nel terrore"

Dopo la sparatoria in tribunale Roberto Maroni esprime tranquillità sul lavoro riguardo la sicurezza in Expo "L'impegno c'è e io sono tranquillo". A Palazzo Chigi intervento anche di Matteo Renzi

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Milano, 9 aprile 2015 - "L'impegno c'è e io sono tranquillo", così Roberto Maroni in vista dell'apertura di Expo, per quanto riguarda il fronte sicurezza. Il presidente della Regione Lombardia ha sottolineato che quanto avvenuto al Palazzo di Giustizia "non è collegato ad Expo ma a una lacuna nel sistema di sicurezza e controllo del tribunale che va subito colmata".

RENZI Sull'argomento è intervenuto anche Matteo Renzi: "Expo non c'entra niente, e' una cosa gravissima che ha riguardato il Tribunale di Milano. Il nostro impegno è perché non accada più e perche' chi ha sbagliato paghi. Non bisogna strumentalizzare ".Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "C'e' un tempo per riflettere ed uno per parlare, quello che e' accaduto oggi a Milano e' incomprensibile - ha detto - e ci dovranno essere tutte le indagini per capire cosa non ha funzionato ma da qui a tentare di strumentalizzare penso ci sia molta strada. Oggi - ha continuato - al tribunale di Milano e' accaduta una cosa gravissima. Questo e' il momento cordoglio e magistrati devono fare le indagini. Da qui ad immaginare che questo paese sia in uno stato di terrore penso che ce ne voglia. Proprio oggi e' arrivata la dimostrazione della qualita' delle nostre forze dell'ordine, che hanno disarmato il killer con un atto di eroismo puro"

MARONI - Per quanto riguarda la manifestazione universale, Maroni non ha nascosto che «c'è preoccupazione», ma ha spiegato di aver «parlato con i vari responsabili dei servizi segreti e delle forze dell'ordine che mi hanno garantito il massimo impegno. E se loro sono tranquilli, io sono tranquillo». Inoltre «per quanto riguarda le nostre competenze - ha continuato - noi abbiamo fatto molto», citando le sale operative e la rete che collega la protezione civile con la prefettura. 

In seguito alla sparatoria di Claudio Giardiello in tribunale, Maroni commenta: "E' impensabile che qualcuno possa entrare in tribunale con una pistola e uccidere delle persone". Poi, a margine  dell'inaugurazione della nuova sede italiana di Samsung, ha aggiunto: "Quanto successo questa mattina al tribunale di Milano, per quello che si e' appreso fino ad ora, e' legato ad una falla nella sicurezza del palazzo di giustizia che va immediatamente colmata.  Mi auguro che, soprattutto in vista di Expo dove i rischi aumentano, si faccia tutto quello che serve per garantire la sicurezza dei cittadini".

proposito di Expo, il presidente lombardo, ricordando che la sicurezza pubblica "non e' una competenza della Regione". Per quanto riguarda le competenze della Regione, abbiamo fatto e stiamo facendo quanto ci compete, soprattutto in materia di sale operative e per la rete di collegamento fra la Protezione civile regionale e la Prefettura. Manca solo una cosa che avrei voluto dire al ministro Alfano e che gli ribadiro' appena ci rivedremo: la firma di un decreto dpcm che stanzia le risorse proprio per finanziare queste attivita' che noi abbiamo messo in campo. La Regione ha anticipato i soldi necessari, ma c'era l'impegno del governo nazionale a finanziare queste attivita' attraverso un decreto che ancora non e' stato fatto".