MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Abbandoni e false staffette: "I canili sono al collasso, non abbiamo più un posto libero"

Segrate, la responsabile Elisa Cezza: nuove norme su cuccioli dal Sud e molossi. "Siamo sempre pieni di animali che non riusciamo più a dare in adozione"

Canile

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Segrate (Milano) – «Staffette illegali , acquisti irresponsabili e continui abbandoni di cani problematici: il risultato è che siamo al collasso. Qui non abbiamo più un posto libero. E di randagi “veri“ in giro non ce n’è". È il nuovo, drammatico Sos della Lega per la difesa del cane e del canile rifugio di Segrate: "Non si può più rinviare un intervento di chi legifera. Non ce la facciamo più. E non solo noi. Ma tanti, tanti rifugi del Nord Italia, che in queste ore supportano la nostra campagna".

Sono almeno due la settimana, da tempo, gli ingressi “anomali“ nel canile segratese. Con periodi boom come questo: "Ci hanno portato due cucciolate per un totale di sette cagnolini e abbiamo accolto i ‘soliti’ nove “simil pitbull“, che richiedono un box ciascuno. Siamo in overbooking. Un problema serio: di gestione ed economico. Un problema sociale".

La provocazione di Elisa Cezza, responsabile del rifugio: "Vedete in giro orde di cani randagi? Io no. Non ce ne sono più da tempo. Ma i canili sono zeppi. Un motivo ci sarà". "Al Rifugio di Segrate della Lega nazionale per la difesa del cane stanno terminando i posti disponibili. Sebbene il randagismo canino in Lombardia e in generale al Nord Italia sia da anni un fenomeno sotto controllo, gli ingressi di cani problematici e quelli relativi a movimentazioni o staffette illecite stanno mettendo a dura prova la struttura. Nel primo caso si tratta di cani terrier di tipo bull e molossoidi ceduti da proprietari incapaci di gestirli, oppure abbandonati. Le movimentazioni illecite sono invece riconducibili a cani “spostati“ dal Sud al Nord Italia, privi di microchip e garanzie sanitarie e su mezzi non autorizzati. Animali che vengono poi rilasciati per essere fatti accalappiare". Non mezze parole: "Spesso accade nei fine settimana o nei giorni festivi, quando partono le staffette che attraversano il Paese e quando circolano meno persone, che potrebbero assistere a quello che, di fatto, è un abbandono".

Non più canili rifugio, "siamo diventati ‘soluzione’ a problematiche sociali complesse e al randagismo al Sud. Ma ingabbiare cani non serve a nulla". Ingressi fuori controllo, adozioni in calo: "Fisiologico, ormai quasi tutti hanno un cane". Dopo l’appello, solidarietà a valanga da gestori di rifugi vicini e fuori regione: "Stessa situazione qui, nel canile regionale della Valle d’Aosta"; "Siamo tutti allo stremo: solo oggi al nostro rifugio quattro persone sono venute per cedere il cane. E ormai è la quotidianità".