MONICA AUTUNNO
Cronaca

Anni di iter e un milione di mutuo. Avanti con la caserma dei vigili

Gorgonzola, il progetto prevede il rifacimento di infissi e tetto per la riqualificazione energetica

Anni di iter e un milione di mutuo. Avanti con la caserma dei vigili

Anni di iter e un milione di mutuo. Avanti con la caserma dei vigili

Un primo finanziamento da bando regionale, un mutuo flessibile da tempo a bilancio comunale, un iter non primo di intoppi, ma finalmente ci siamo: cantiere consegnato, al via i lavori di riqualificazione energetica e sistemazione alla caserma del distaccamento dei vigili del fuoco di via degli Abeti.

Oltre un milione di euro per rendere la struttura autosufficiente sul fronte energetico e, cosa prioritaria, eliminare un ormai grave problema di infiltrazioni e umidità attraverso interventi strutturali e radicale sostituzione degli impianti. I lavori sono stati consegnati nei giorni scorsi alla Edilimpianti Srl di Milano. Termine ultimo per le opere la fine del 2024. Un lungo cantiere, e qualche sicuro disagio. Il distaccamento gorgonzolese svolge servizio (prezioso) su un bacino di 28 comuni fra Adda, Martesana, hinterland e Brianza. L’iter per la realizzazione dell’opera, da molto tempo attesa, da anni sollecitata dai vigili del fuoco stessi, è stato come si diceva lungo, e difficoltosa la tessitura dei finanziamenti. Il primo è arrivato da un bando regionale di rigenerazione urbana un anno e mezzo fa, circa 400mila euro. Il rimanente della somma, oltre un milione, arriverà dal rimborso per conto termico e da un mutuo flessibile acceso dal Comune. Il progetto era stato presentato nella scorsa primavera dagli estensori. Le bocce si erano provvisoriamente fermate nei mesi scorsi, per due contrattempi: primo la proroga del bando regionale, che ha fatto temere un rinvio nell’erogazione dei fondi, poi invece avvenuta; secondo, la fuga post gara d’appalto dell’impresa prima aggiudicataria dei lavori, che ha obbligato allo scorrimento della graduatoria e alla ri aggiudicazione al secondo classificato.

Le opere ora in vista sono tutte, principalmente, finalizzate a "contenere le dispersioni termiche": cappotti in facciata, sostituzione di controsoffitti e serramenti, copertura con pannelli pre coibentati, posa di un’impiantistica ad alta efficienza, rinnovo dell’impianto di illuminazione. Opera attesa e costosa, per un servizio rilevante su area allargata. La querelle sulla necessità di una contribuzione economica da parte degli altri 27 comuni di bacino è sempre aperta.