Trezzo, buco da 1 milione e mezzo: caccia agli evasori

Imu, multe e affitti: dalle casse comunali manca 1 milione e mezzo di euro

A Trezzo non tornano i conti

A Trezzo non tornano i conti

Trezzo (Milano), 14 gennaio 2019 - Cerca di contendere lo scetto a Cernusco, che da tre anni si piazza in vetta alla classifica dei Comuni lombardi impegnati nella lotta contro l’evasione fiscale. Per farlo, Trezzo deve recuperare un vero e proprio tesoretto, ma è deciso a entrare nella top ten dei virtuosi. Le casse pubbliche piangono, all’appello mancano un milione di euro di Imu, - 330mila euro l’anno tra il 2019 e il 2021; più 200mila euro di sanzioni amministrative e 100mila di mancati affitti dai 95 appartamenti comunali. Unico ambito in cui il Comune potrà evitare di intervenire sono i morosi della mensa, «dai 60mila euro di ammanchi degli anni scorsi siamo arrivati a una cifra fisiologica – spiega il sindaco Danilo Villa -. Del recupero si è occupato direttamente il gestore della refezione scolastica». E saranno sempre esattori esterni a bussare alla porta dei contribuenti infedeli per invitarli a mettersi in regola.

 Avvisi e piani di rientro sono gli strumenti privilegiati, «gli ammanchi sono considerevoli», sottolinea il primo cittadino. Ci sono poi debiti residui con cui fare i conti, «inferiori, ma non meno importanti», come i 19mila euro di Ici, «ereditati dal passato» e i 86mila di Tasi per il 2018. «Se moltiplichiamo queste cifre per tutti i Comuni italiani, abbiamo l’idea del fiume di denaro che manca all’appello nelle casse pubbliche».

Trezzo non è il solo centro della zona concentrato sul recupero crediti. Cernusco è maestro in questo ambito, tanto da aver conquistato nel 2016 e nel 2017 la vetta della classifica lombarda dei centri più attivi contro i furbetti, secondo in Città Metropolitana. Un impegno che frutta premi da parte del ministero delle Finanze, che due anni fa ha spedito sul Naviglio 319mila euro come riconoscimento dell’azione svolta per il recupero delle tasse statali. Un crescendo di risultati, scattato nel 2014 quando gli esattori municipali si sono messi all’opera. Obiettivi che sono stati della vecchia Amministrazione Comincini e che la nuova, sempre a trazione Pd, ha fatto propri sotto la guida di Ermanno Zacchetti.

Ma Cernusco vanta anche altri primati. Anci l’ha premiata come la piazza più virtuosa fra quelle oltre i 10mila abitanti. Lo studio dell’Associazione nazionale Comuni di Italia aveva preso in considerazione l’intera gamma della finanza casalinga, dalla disponibilità economica, alle prospettive future. Un’alchimia fatta di rigore – «sui soldi pubblici non si scherza», il motto di Villa Greppi - ma pure di capacità di pensare in grande e di sognare: la nuova scuola di via Goldoni ne è un esempio. Nove milioni e mezzo, interamente sborsati dall’Amministrazione, grazie allo sblocco dei fondi deciso ai tempi del governo Renzi. Un progetto-modello, portato a esempio in tutta Europa, «frutto di una programmazione finanziaria millimetrica», sottolineano in Municipio. Un modello di buona gestione che Trezzo rivendica per sé. «Fare pagare le tasse è un dovere sul quale siamo concentrati da sempre», dice il borgomastro.