PATRIZIA TOSSI
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Patto tra cinquanta sindaci: a Segrate apre uno sportello Afol

Artiglieria pesante per concretizzare il 'Patto lavoro del Sud Est Milano'

Il taglio del nastro

Il taglio del nastro

Segrate (Milano), 21 ottobre 2018 - Cinque centri per l’impiego nelle zone strategiche dell’hinterland, 27 sportelli lavoro locali e una banca dati allargata al territorio per incrociare le offerte delle aziende e le competenze dei cittadini. È l’artiglieria pesante messa in campo da Afol Metropolitana per concretizzare il «Patto lavoro del Sud Est Milano»: un’alleanza partita da Segrate e sottoscritta da 50 sindaci di un’ampia fetta di territorio – da Rozzano a Cassano – per rilanciare l’occupazione. Sul piatto ci sono i 44mila posti di lavoro annunciati dagli investitori dello shopping mall Westfield Milano, ma l’obiettivo di Afol è intercettare in modo capillare le richieste delle aziende del territorio, compreso l’indotto che verrà generato dagli investimenti australiani.

E così ieri mattina è stato inaugurato a Segrate il 27esimo sportello lavoro della rete Afol: un ufficio che nei primi due anni aiuterà i segratesi a trovare lavoro, ma che con il tempo diventerà lo sportello capofila del Patto territoriale. «Attraverso il Patto lavoro vogliamo recuperare imprese del territorio e valorizzare l’incrocio tra domanda e offerta. Regione Lombardia e ministero del Lavoro sono scesi al nostro fianco per dare concretezza al progetto che di fronte a questi grandi scenari di crescita coinvolgerà tutto il territorio», spiega Giuseppe Zingale, direttore generale di Afol Metropolitana. «Il nostro è un modello organizzativo unico in Italia – continua – Il nostro tasso di ricollocamento è del 24%, un dato straordinario rispetto alla media nazionale, e il 42% delle persone che si rivolgono a noi frequentano percorsi di formazione per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro».

Le prime opportunità arriveranno nei prossimi mesi, con la fase di aggiudicazione delle gare di appalto per la costruzione dello shopping mall dell’ex dogana e delle infrastrutture collegate, come la viabilità speciale e la stazione dell’alta velocità. Westfield ha annunciato un fabbisogno di 27mila lavoratori nella fase di costruzione, il sindaco Paolo Micheli è più cauto e parla di 20mila posti. «Nei prossimi anni il nostro territorio genererà opportunità di lavoro e ricchezza – dice Micheli – Vogliamo diventare un laboratorio per affrontare questa sfida e usare il nuovo sportello per girare i benefici sulle persone».