Segrate, la stangata del Golfo agricolo

Le lunghe battaglie sul Pgt annullato costano 1,4 milioni. E anche la piscina preleva oltre 100mila euro dal bilancio

Le aree del Golfo Agricolo erano state al centro di un lungo iter di ridiscussione del Pgt

Le aree del Golfo Agricolo erano state al centro di un lungo iter di ridiscussione del Pgt

Segrate (Milano), 14 maggio 2019 - I giudici bacchettano il Comune, a Segrate piovono due nuovi debiti a carico del bilancio cittadino. Proprio ora che le casse comunali erano appena uscite dalla zona rossa del pre-dissesto finanziario, sono stati registrati i soldi che l’ente dovrà pagare a seguito delle condanne che riguardano la messa in liquidazione della società partecipata Acquamarina - che gestiva i servizi sportivi del territorio – e la revoca dell’edificabilità sui terreni del Golfo Agricolo. La prima condanna, decisa dalla Corte dei Conti, chiede 108mila euro a risarcimento verso gli organi liquidatori di Acquamarina.

«A fronte di una condizione di bilancio fallimentare della società, raggiunta solo dopo pochi anni di gestione e che per tale ragione era stata appunto messa in liquidazione – spiega Roberto Prina, portavoce di Segrate Nostra –, la precedente amministrazione, senza alcuna ragione e in spregio alle regole basilari del diritto societario, si è assunta la responsabilità di accollarsi il debito di Acquamarina, per poi, accortasi di non poter giustificare ai revisori dei conti tale provvedimento oneroso, cadere subito dopo in un lungo periodo di colpevole immobilismo. Delibera e inazione che hanno portato recentemente la magistratura a condannare il Comune al risarcimento».

Ammonta a quasi 1 milione e 400mila euro il secondo debito registrato in bilancio dal consiglio comunale ed è frutto delle lunghe battaglie che hanno portato all’annullamento del vecchio Pgt, salvaguardando così i terreni agricoli del Golfo. «Nonostante gli evidenti dubbi di legittimità che gravavano sul Pgt – ricorda Prina –, la precedente amministrazione si prese la responsabilità di intimare alla società Europa 2000 di dar corso immediatamente ai lavori di ‘preverdissement’ previsti dal piano senza adottare la cautela che la gestione di soldi pubblici, e i dubbi di legittimità, avrebbero dovuto raccomandare. E così, nel momento in cui il Tar prima e il Consiglio di Stato poi, decretavano l’annullamento del Pgt, la società Europa 2000 ha chiesto, come logico, al Comune di Segrate il rimborso dei soldi spesi per dei lavori risultati inutili. La magistratura recentemente, ha riconosciuto il danno di Europa 2000 condannandone il Comune al rimborso per ben 1.395.459 di euro».