Segrate, un futuro da motore dell'economia

Dal centro commerciale Westfiled all'aeroporto, gli imprenditori: "Crediamoci"

Lorenzo Vimercati è presidente  della zona Adda Martaesana di Assolombarda

Lorenzo Vimercati è presidente della zona Adda Martaesana di Assolombarda

Segrate (Milano), 1 giugno 2017 - Creare sinergia tra investimenti pubblici e privati, trasformando i grandi progetti in occasioni di rilancio per l’economia della Martesana. Dal Westfield Milan all’ampliamento dell’aeroporto di Linate, il nuovo centro intermodale di Tregarezzo, la mobilità e i trasporti. Sono le sfide che nei prossimi anni trasformeranno Segrate nel motore dei Comuni della Martesana, progetti ambiziosi che inizieranno a portare risultati a partire dal 2020. "Il nuovo centro commerciale avrà un indotto importante e rappresenterà un volano di rilancio dell’economia e dell’occupazione per il territorio", spiega Lorenzo Vimercati, presidente della zona Adda Martesana di Assolombarda, promotore di un gruppo di lavoro per trasformare le grandi opere in cantiere in elementi di valore per tutta la Martesana.

"Il caso di Westfield dimostra la capacità di Milano e della sua area metropolitana di attrarre investimenti qualificati da tutto il mondo – continua -: ora dobbiamo mostrare a noi stessi di essere capaci di accompagnare l’atterraggio di questi investimenti sul territorio, massimizzando gli effetti positivi che possono generare nel loro intorno".I capitali australiani attratti dal progetto Westfield stanno catalizzando altre grandi opere, destinate a cambiare il volto del territorio già a partire dal 2010.

"Sea sta per mettere sul piatto 550 milioni di investimenti - entra nel merito Vimercati -, con un piano industriale che punta, entro il 2030, all’ampliamento complessivo dell’aeroporto. Entro il 2021, invece, verrà realizzato il rifacimento della pista, il restyling della facciata e la riorganizzazione dell’area arrivi. Con il progetto di Milano Smistamento, verranno potenziate le infrastrutture per il trasporto merci dirette alle aziende della Martesana. L’intermodale di Segrate verrà portato a 400 mila metri quadri e consentirà di portare la capacità del terminal dalle attuali 5 coppie di treni al giorno a 11 coppie nel 2020 e 22 coppie di treni una volta entrato a pieno regime".

Nei prossimi anni, Segrate diventerà il fulcro di nuove opportunità di crescita, a partire da un migliaio di nuovi posti di lavoro creati dall’indotto del nuovo centro commerciale. "La nostra è un’area già ricca e attrattiva: l’asse tra Milano, Lodi, Monza e Brianza non solo è tra le cinque aree più industrializzare d’Europa, ma ha la percentuale più alta di imprese". E ci sono potenzialità di nuovo sviluppo. "È importante – sottolinea Vimercati - mettere in sinergia questi diversi interventi all’interno di una visione e di un progetto territoriale coerente. Auspico che il confronto e la collaborazione di tutte le autorità e gli operatori coinvolti nel nodo di Segrate si sviluppi in modo serrato e costruttivo per realizzare un grande progetto condiviso che trasformi l’area in una vera e propria Porta Est della città metropolitana».