Segrate, Alessandrini assolto: ora è rebus elettorale

A pochi mesi dal voto, l'assoluzione dell'ex sindaco rischia di sparigliare le carte

L’ex primo cittadino Adriano Alessandrini

L’ex primo cittadino Adriano Alessandrini

Segrate (Milano), 16 febbraio 2020 - La città è in subbuglio, l’assoluzione dell’ex sindaco Adriano Alessandrini sta per sparigliare le carte su tutti i tavoli politici. Eliminato l’ostacolo dell’incandidabilità, la possibilità che l’ex sindaco forzista scenda nuovamente in campo alle elezioni ammnistrative è una miccia che rischia di esplodere nei prossimi mesi. Nemico storico del primo cittadino in carica Paolo Micheli, una sua candidatura diventerebbe difficile da gestire per chi, come ha fatto il centrosinistra, ha puntato tutto sulle presunte colpe giudiziarie di Alessandrini. Anche perché, cinque anni fa, Paolo Micheli ha vinto per una manciata di voti erosi da un centrodestra innamorato di Adriano Alessandrini - arrivato al secondo mandato e quindi non più candidabile - e poco convinto dell’alternativa leghista di Tecla Fraschini. Ma un suo rientro darebbe fastidio anche ai giochi del Carroccio, che ha fatto uno strappo candidando Terry Schiavo senza portarsi dietro tutti gli altri simboli del centrodestra, Forza Italia e FdI in testa.

"Abbiamo già una candidata forte espressione della Lega, se Alessandrini tornasse in auge faremo delle valutazioni, senza però dimenticare le difficoltà che abbiamo vissuto cinque anni fa, il passato non si dimentica", spiega Andrea Donati, consigliere leghista. «A Segrate e Pioltello - incalza Ronnie Basile, capogruppo del Polo per Pioltello - gli attuali sindaci hanno costruito campagne elettorali e mandati amministrativi sul procedimento a carico di Adriano Alessandrini. Non chiederanno mai scusa a lui e a tutti noi, ma di certo da questo momento non avranno più il parafulmine con cui provare a giustificare i propri errori e le tante mancanze". Mentre Terry Schiavo, con molto fair play, si chiede se "l’attuale amministrazione comunale di Segrate che si era addirittura costituita parte civile nel procedimento chiederà almeno scusa". Ma il primo cittadino Paolo Micheli resta in silenzio. A parlare, però, la sua lista storica Segrate Nostra. "Adriano Alessandrini - dicono gli attivisti della lista - è stato sì assolto dall’accusa penale, ma condannato, seppur con una pena pecuniaria inferiore alla sentenza di primo grado, dal tribunale contabile: finalmente dovrà restituire i soldi maltolti. In pratica il pubblico ministero non è riuscito a dimostrare che c’era stato un arricchimento indebito da tutte le cene consumate a carico della carta di credito del Comune e quindi dei segratesi".