Scuole, partenza in differita a Rodano

La campanella suonerà in ritardo per 15 classi, colpa dei lavori di adeguamento strutturale programmati all’ultimo minuto

I lavori di ristrutturazione nelle scuole di Rodano

I lavori di ristrutturazione nelle scuole di Rodano

Rodano (Milano), 30 agosto 2020 - La campanella quest’anno suonerà in ritardo per gli alunni di Rodano, unico Comune del territorio a riaprire le scuole in «differita». Quindici classi in tutto, tra primarie e secondarie: per loro l’inizio dell’anno scolastico non seguirà il calendario ministeriale. Tutta colpa dei lavori di adegamento delle strutture, pianificati in ritardo. L’ultima tranche dei lavori partità domani, fuori tempo massimo per poter completare pulzie e sanificazioni in tempo per il 14 settembre. E così, dopo mesi di disagi vissuti dalle famiglie – costrette a gestire quotidianamente figli e lavoro con grande fatica – i genitori di Rodano si ritrovano davanti all’ennesima beffa. I bambini delle primarie varcheranno il cancello di ingresso il 17 settembre – per due giorni, visto che comuque è un giovedì – mentre i ragazzi delle medie inizieranno la scuola mercoledì 23, dopo il referendum. Per loro, il calendario scolastico partirà già con 9 giorni da recuperare, che si sommeranno alla corsa per riprendere le lezioni perse negli ultimi quattro mesi.

“L’avvio dell’anno scolastico il 23 settembre è determinato dalla necessità di completamento dei lavori di adeguamento strutturali dell’immobile e dal fatto che la scuola è sede di seggio elettorale“, ha scritto ai genitori la dirigente scolastica Immacolata Massarelli, che tra l’altro terminerà l’incarico domani dopo aver dato le dimissioni un mese fa. E da settembre è atteso un nuovo preside. Ma quel che fa ancora più rabbia alle famiglie è il fatto che l’Istituto Leonardo Da Vinci – che comprende le scuole di Rodano e Settala – partirà in ritardo solo nel plesso rodanese a causa dei ritardi del Comune. Il motivo sarebbe legato al mancato sdoppiamento delle classi: dal Governo non arriveranno insegnanti di supporto per dividere gli alunni in due gruppi, quindi l’unica soluzione è allargare le aule. Nessun problema invece a Settala, dove le condizioni sono le medesime. 

«Le nostre scuole inizieranno regolarmente il 14 settembre – conferma il sindaco di Settala, Andrea Carlo –, siamo pronti a partire col nuovo anno scolastico, compresi trasporto e mensa. Ci siamo mossi per tempo. All’inizio erano arrivate indicazioni di abbattere i muri per aumentare le metrature delle aule, ma sono soldi spesi male perchè prima o poi bisognerà ricostruire. Abbiamo quindi individuato nuovi spazi esistenti all’interno delle scuole, si tratta di aule e non di palestre o altro». Le linee guida antiCovid prevedono banchi distanziati e metrature più ampie. «Le nostre aule sono grandi, quindi togliendo scrivanie e armadi riusciamo a garantire le distanze di sicurezza. Unico neo sono i banchi: non ce ne sono abbastanza, sono certo che da Roma non arriveranno in tempo per l’avvio della scuola, ma stiamo già trovando soluzioni alternative».