Tragedia di Melzo: i misteri di Manuel e Sara sepolti nella Muzza

Non si trova l'auto del ragazzo e la morte della fidanzata è ancora un giallo

Le ricerche effettuate venerdì dai sommozzatori

Le ricerche effettuate venerdì dai sommozzatori

Melzo (Milano), 23 giugno 2018 - Nuova lunga giornata di ricerche, ma nessuna traccia ancora della golf di Manuel Buzzini, l’operaio suicida a Melzo nella notte fra l’8 e il 9 giugno. L’autovettura rimane sepolta nel canale Muzza. Così come il mistero sulla morte di Sara Luciani, la fidanzata ventunenne di Manuel, ritrovata nel canale senza vita cinque giorni dopo.Le ricerche sono state affidate a squadre dei sommozzatori dei carabinieri, giunti da Genova a coadiuvare il lavoro dei colleghi. Gommone nell’acqua tumultuosa del canale, e lunghe ore di ricerche a pelo d’acqua da parte dei sub. Ma senza risultato. Quello ispezionato, ancora una volta, è il tratto del mistero, fra Corneliano Bertario a Truccazzano e Paullo, dove il corpo di Sara è stato restituito.

L’auto, secondo gli inquirenti, si trova sicuramente lì. Ma alcuni tratti del canale sono profondi e con anfratti impraticabili. Impossibile immergersi e scandagliare, per motivi di sicurezza. In alcuni punti, impossibile persino calarsi in acqua, per via della fortissima corrente. Le operazioni sono state sospese nel pomeriggio. Potrebbero riprendere. Così come si potrebbe decidere di attendere la fine dell’estate, quando la portata d’acqua sarà inferiore e le condizioni meno ostili. L’auto resta sepolta. E per ora non si ha certezza sui tempi dei risultati dell’esame tossicologico sul cadavere della 21 enne, ancora all’Istituto di Medicina legale. L’esame autoptico non ha consentito di rilevare su Sara alcun segno di violenza. Ma ha consentito di accertare che la ragazza aveva già smesso di respirare quando, nessuno sa come, o in quale preciso istante, o in quale punto della riva, è finita in acqua.

La perizia tossicologica dovrà accertare se la giovane avesse assunto sostanze, come sarebbe stato per il suo fidanzato, in quella drammatica sera. L’indagine prosegue coordinata dal magistrato Michela Bordieri e dal procuratore aggiunto Maria Letizia Mannella. Incaricati dalla mattina del 9 giugno, quando, nel cortile della nonna, in via Mantova, a Melzo, fu ritrovato il cadavere di Manuel, suicida per impiccagione, gli abiti bagnati e sporchi di fango. Nel giorni successivi le ricerche incessanti di Sara, scomparsa quella notte.