Melzo, per la Elcograf tavolo disertato

L’azienda non si presenta all’audizione in Regione

Presidio alla Elcograf

Presidio alla Elcograf

Melzo (Milano), 14 luglio 2019 - Crisi Elcograf, tavolo in Regione Lombardia, senza i due litiganti: assenti l’azienda e Mondadori, all’audizione in Commissione Attività Produttive erano presenti, oltre ai commissari e al presidente Gianmarco Senna, i rappresentanti delle sigle sindacali e dei lavoratori, il consigliere Fabio Pizzul e il sindaco di Melzo Antonio Fusè. Nessuna schiarita ad oggi ma un lungo dibattito e l’impegno del Pirellone a seguire da vicino la vertenza che rischia di cancellare uno stabiliment modello e 120 posti di lavoro. Per i dipendenti, in attesa da marzo, si apre un’estate di incertezza e attesa: «Siamo al loro fianco».

L’audizione, richiesta formalmente dal consigliere Pizzul, si è tenuta a Milano l’altra mattina. Della crisi Elcograf tutto è ormai noto. Crisi che aveva già fatto capolino negli anni scorsi, diventata caduta libera a partire da marzo, per via del calo prima e della cancellazione infine delle commesse Mondadori, che a Melzo ha stampato per decenni i suoi magazine più celebri. All’origine della rottura fra imprenditori, i costi di stampa praticati da Elcograf al suo maggiore cliente.

L’azienda, pure invitata, non ha reputato di partecipare all’audizione, «data la fase delicata». Una nuova sollecitazione a lavorare per salvare stabilimento e occupazione è partita dal sindaco. «L’audizione - così Fusè - dimostra che c’è interesse verso Elcograf e i suoi dipendenti. In situazioni come queste un Comune non ha ampi margini d’intervento. Ma continueremo a fare tutto il possibile per salvaguardare i posti di lavoro. Sappiamo bene, vicende personali a parte, quali ricadute sociali potrebbero generarsi sul territorio se la crisi di Elcograf non venisse superata. Non possiamo che essere vicini ai dipendenti e auspichiamo che l’interessamento di un’istituzione come Regione Lombardia possa portare risultati tangibili».