Masate, per il biogas stavolta è avanti tutta

Via libera di Città metropolitana all’impianto dopo due anni di ostacoli

Una protesta dei No biogas

Una protesta dei No biogas

Masate (Milano), 17 luglio 2019 - Semaforo verde dalla Conferenza dei servizi in Città metropolitana ma fumata nera per i comitati contro: è autorizzazione, dopo due anni di iter e ostacoli, per l’impianto biogas da forsu di Energa. Contro la realizzazione dell’impianto si battono da quasi due anni comitati e ambientalisti. Ma parere formale negativo all’autorizzazione, con allegata una corposa documentazione tecnica che evidenziava lacune progettuali e scarse garanzie di tutela ambientale, era stato espresso il 10 giugno anche dall’amministrazione comunale di Masate e da quelle di vari Comuni limitrofi.

Energa si aggiudica la realizzazione dell’impianto e la gestione trentennale, si impegna alle modifiche che le fasi autorizzative tecniche imporranno e alla realizzazione della viabilità di supporto al colosso. Campagne di controlli vigileranno sul rispetto degli accordi. L’autorizzazione tecnica era nell’aria, non per questo è meno amara la reazione dei No Biogas. stata la presidente Licia Zacchi, a Conferenza conclusa, a notificare l’esito con poche parole: «La Conferenza si conclude con l’autorizzazione concessa a Energa Masate per costruzione dell’impianto di biometano, che apre di fatto la possibilità ad altri impianti di insediarsi in quell’area agricola che volevamo tutelare. Ringraziamo tutti coloro che ci ci sono stati vicini, che ci hanno spronato, hanno combattuto con noi questa battaglia». Ricorsi in vista? «Dobbiamo confrontarci, attendiamo».

L’autorizzazione arriva a margine di settimane di veleni fra i comitati e l’amministrazione di Pamela Tumiati. L’appena insediato sindaco aveva ottenuto un rinvio della Conferenza a giugno ma non ha reputato di bissare l’istanza. In una lunga nota ai comitati, resa pubblica dalla lista Insieme per Masate, chiarisce la linea del Comune: «Qualora l’autorizzazione fosse rilasciata (e così è stato), il Comune si impegnerà a coinvolgere il Cem e i Comuni che ne fanno parte nella gestione dell’impianto. Tramite i suoi tecnici inoltre provvederà a controllarlo, in ossequio alle preoccupazioni espresse su sicurezza e tutela della salute dei cittadini».

Il parere negativo comunale di giugno non ha avvicinato le parti, e la tensione resta alta. Al Comune i comitati rimproverano l’avere espresso un parere «tardivo, inutile e di facciata». L’amministrazione comunale ai comitati, e alla lista Viviamo Masate che rappresenta gli stessi in Consiglio, una linea «irresponsabile e allarmistica».