Liscate, apre il cantiere delle scuole medie

Contratto firmato, ora possono iniziare i lavori

Il rendering della futura scuola media di Liscate

Il rendering della futura scuola media di Liscate

Liscate (Milano), 4 novembre 2018 - Contratto con l’impresa firmato, e finalmente i lavori possono partire: apre a giorni il cantiere della nuova scuola media. Il contratto con l’impresa che si è aggiudicata la gara d’appalto dell’estate scorsa è stato firmato nel corso della settimana passata. "Ora - spiega il sindaco Alberto Fulgione - si stanno espletando le ultime procedure per la consegna effettiva dell’area, che sarà nei prossimi giorni. Poi via ai lavori, con un cronoprogramma ferreo e l’occhio puntato al nostro traguardo, la campanella d’inizio anno del settembre prossimo". È il punto di arrivo di un iter lunghissimo, iniziato ormai alcuni anni fa. La scuola media di Liscate, la prima del paese, vale ricordarlo, è una delle prime d’Italia condotta in porto con la procedura Bim. Si tratta di un intervento consistente sul fronte dell’investimento economico.

Cinque milioni di euro circa per realizzare, su 4 livelli per 3.675,94 metri quadrati e circa 17 mila metri cubi, non solo un edificio scolastico ma una piccola cittadella della cultura, con auditorium, centro civico, la nuova sede della Biblioteca e una palestra. Con i lavori fisicamente in corso a Liscate partono invece i lavori non meno complessi a Melzo, in seno al circolo Mascagni, per definire le modalità e i tempi del trasferimento, o meglio, del ritorno a casa degli studenti liscatesi iscritti alle medie e sino ad oggi alloggiati nel plesso melzese. Con ogni probabilità si partirà con le classi prime, nel corso dell’anno si definiranno numeri e modalità di scelta degli insegnanti da trasferire. "Non ho notizie di problemi particolari - così Fulgione - e so anzi che più di un docente sarà contento di venire nella scuola nuova. Sono sempre in contatto con il preside, che farà le scelte più opportune". Per il Comune di Liscate la scuola in proprio significherà anche un consistente risparmio annuale: almeno 60-70 mila euro spesi ogni anno per rimborso trasporti alle famiglie degli studenti pendolari.