Coronavirus, esplode la bomba Rsa: screening a tutti

Sei positivi su sei tamponi, di qui la deduzione che i numeri del contagio siano spaventosi

Il sindaco di Segrate Paolo Micheli

Il sindaco di Segrate Paolo Micheli

Segrate (Milano), 6 aprile 2020 -  Case di riposo osservate speciali, il sindaco chiede tamponi e controlli su tutti i degenti. Occhi puntati sulle due strutture cittadine: la San Rocco di via Monviso, dove sono emersi i primi sei casi di contagio Covid, ma anche la nuova residenza di San Felice con 120 camere in degenza privata. Su quest’ultima non ci sono dati ufficiali, ma il timore è che la situazione sia critica per tutti.

"Non nascondo che sono molto preoccupato", spiega il sindaco, Paolo Micheli che nelle ultime ore ha chiesto alle autorità sanitarie uno screening per gli anziani che si trovano nelle due strutture segratesi. "Mi ha chiamato il direttore della Rsa San Rocco - continua Micheli - informandomi che sei ospiti della residenza per anziani sono risultati positivi al tampone. È una notizia preoccupante perché sono il 100% dei tamponi fatti in seguito a comunicazioni intercorse con l’Ats".

Servono controlli capillari per evitare che anche a Segrate si verifichi l’effetto domino di Mediglia, dove la Rsa avrebbe già registrato 64 decessi dalla fine di marzo ad oggi. "Abbiamo chiesto che vengano immediatamente analizzati tutti i degenti della struttura San Rocco - aggiunge il primo cittadino-, per comprendere meglio fino a che punto è arrivato il contagio. Sono in contatto diretto con la direzione della San Rocco e con l’Ats che sta seguendo con molta attenzione e scrupolo ciò che sta avvenendo in fondo a via Monviso". Nella casa di riposo di Rodano si parla di una quindicina di decessi, ma la situazione più critica rimane quella di Mombretto di Mediglia, ormai diventato un caso nazionale. Nei giorni scorsi, il senatore Francesco Laforgia ha presentato un’interrogazione parlamentare sugli anziani deceduti nella Rsa di Mediglia.

La sua richiesta al ministro della Salute, Roberto Speranza, è di ordinare "un’indagine ispettiva ministeriale nella Rsa anche in seguito alla denuncia del sindaco sui presunti ritardi nella sanificazione o sulle visite dei parenti". E continua: "Sappiamo che purtroppo non è un caso isolato e che tutte le Rsa stanno vivendo momenti drammatici, ma non è ammissibile che siano disattese le indicazioni dei Dpcm mentre ospiti e parenti di quella struttura continuano a morire". I numeri dei decessi "sono troppo alti per non avere una spiegazione, ci deve essere e la chiederemo", aggiunge il sindaco di Mediglia, Paolo Bianchi. "Ho chiesto un intervento di sanificazione - continua Bianchi -, come avvenuto anche alcune strutture e case di riposo della bergamasca con il nucleo speciale dell’esercito, questa situazione si trascina da un mese e non è certo più tollerabile".