Fase 2, la serrata è finita sull'Alzaia. Tutti in bici sulla greenway della Martesana

L’obiettivo è che sia utilizzata da impiegati e operai per raggiungere il lavoro. E oggi riaprono i mercati a Trezoz e Gorgonzola

Pedalate concesse, ma  con la mascherina

Pedalate concesse, ma con la mascherina

Vimodrone (Milano), 4 maggio 2020 -   Fine del lockdown per l’alzaia della Martesana. Ora tutti in sella per Milano. Dopo un mese e mezzo di stop tornano percorribili in bici i 35 chilometri fra via Idro e Trezzo, passando per Cologno, Vimodrone, Cernusco, Cassina, Bussero, Gorgonzola, Gessate, Bellinzago, Inzago e Cassano e poi su, verso la Bergamasca. L’antica via delle merci che scivolavano su barconi adesso è lambita dalla strada verde più lunga della zona, che collega la Madonnina ad antichi luoghi di delizia, oggi sede strategica del manifatturiero. Da queste parti sono tanti i nomi che contano, basta citarne un paio, Agrati, Alenia, per coglierne il calibro.

Ed è per evitare lo stress da fase 2 che i sindaci hanno scelto di non chiudere la greenway, che anzi sperano diventi la via preferita da impiegati, dirigenti, operai, tecnici con destinazione uffici e reparti. "Un modo per superare il timore di risalire sui mezzi pubblici – spiega Dario Veneroni, primo cittadino di Vimodrone – anche alla luce della riduzione di posti a disposizione". La mobilità dolce è una delle soluzioni sulle quali le istituzioni puntano. "È un nodo essenziale del cambiamento – aggiunge -. Per la nostra area si tratta di accelerare un programma sul quale abbiamo sempre investito". La politica si immagina il primo lunedì della ripresa senza corse a perdifiato nei sotterranei della metropolitana, la vecchia calca delle 7.30 è destinata a trasformarsi in un ricordo.

Secondo il sindaco, "il virus segna un prima e un dopo, probabilmente non torneremo più a essere sardine sui vagoni. C’è da ripensare al modo di lavorare, di vivere, di divertirsi". Al posto della folla, un tuffo nella natura, anche se da lontano. Dopo un caffè veloce tutti in sella per il tragitto casa-lavoro, sotto gli sguardi alcuni dei tesori di questo spicchio di hinterland, la ciclovia accarezza le ville di Cernusco e Inzago, i campi di Bellinzago che fanno sembrare i grattacieli milanesi più lontani dei 20 chilometri effettivi di distanza, la fortezza Viscontea di Cassano, il Rudun di Groppello, e nelle vicinanze di Trezzo il colpo d’occhio arriva fino al Villaggio Crespi, patrimonio Unesco. "Un toccasana per la mente prima immergersi in una giornata fra capo e performance - dice Veneroni -. Le regole anti-contagio ci hanno spinto a non riaprire aree gioco e percorsi-vita. Per ora, lungo il percorso si può solo passeggiare, correre – a due metri di distanza – e pedalare. Sempre con la mascherina. Confidiamo nel senso di responsabilità di tutti, siamo certi che le prescrizioni saranno rispettate in toto".

Lo stop il 21 marzo era scattato per gli assembramenti registrati un po’ dappertutto. Restano vietati. Ora, il ritorno dopo la tolleranza zero. E da stamattina mercati aperti a Trezzo e Gorgonzola, ma solo per gli alimentari.