Mantova, falsi tecnici del gas truffano due coppie di anziani: tre denunciati

Gli agenti sono riusciti a sventare una terza truffa

I rilevatori sequestrati ai truffatori

I rilevatori sequestrati ai truffatori

Mantova, 27 settembre 2018 - La Questura prova ad arginare il dilagante fenomeno delle truffe agli anziani, che colpisce soggetti deboli per lo più ultraottantenni. In questo caso i vecchietti sono stati raggirati col sistema della vendita a prezzi decuplicati dei rilevatori di gas, spacciati per obbligatori. Gli agenti della Volante di Mantova sono intervenuti ieri pomeriggio nel quartiere di Levata di Curtatone, chiamati da un residente che sospettava quello che stava accadendo. E' stato così possibile sventare una truffa e scoprirne due appena consumate nella stessa zona.

Nel primo caso due coniugi ultraottantenni hanno raccontato che tre giovani, trovati appena fuori dall'appartamento, si erano presentati con tesserini e volantino intestato a una società di Brescia, affermando di voler controllare l'impianto del gas. Poi avevano detto che avrebbe dovuto essere installato obbligatoriamente un rilevatore di fumi: "Altrimenti qui scoppia tutto" avevano detto, ma gli anziani non ci erano cascati e li avevano invitato gli intrusi a uscire. La polizia li ha bloccati e ha scoperto che i tre erano riusciti a piazzare i loro prodotti in altre due case: in quella di un signore di 83 anni, che aveva sborsato 299 euro in contanti per un prodotto che si trova a 25-30 euro su internet. Nell'altro caso le vittime erano due coniugi di 93 e 96 anni, ai quali i  falsi professionisti ierano riusciti a rifilare ben due apparecchi, per un totale di quasi 600 euro, corrispondenti all'intera pensione della signora.

La denuncia d'ufficio è scattata per truffa aggravata in concorso nei confronti di V. M 28 anni, F. M. di 36 e A. N. di 31, due nati a Brescia, uno a Palermo, che sono stati anche diffidati dal tornare in territorio mantovano. Due dei tre denunciati hanno precedenti per truffa e circonvenzione di incapaci, il terzo è incensurato. La società per cui operano con sede a Brescia figura in altri casi simili di vendita "con guadagni sproporzionati'' (uno degli elementi che sostengono il reato di truffa assieme alla ''bufala'' sull'obbligatorietà del rilevatore) ma continua ad operare regolarmente sul territorio.