Rodigo, la capitale dei meloni si allea col Senegal. I frutti? Occupazione e solidarietà

Il partenariato consente di allungare il periodo produttivo e dà lavoro tutto l'anno gli operai italiani degli stabilimenti di Rodigo

Coltivazione di meloni (foto repertorio)

Coltivazione di meloni (foto repertorio)

Mantova, 30 dicembre 2017 - E' una storia di partenariato win win quella scritta dai produttori di meloni di Rodigo, in provincia di Mantova, e di Tassette, piccolo villaggio del Senegal. Sono cinque anni ormai che la capitale italiana dei meloni ha deciso di puntare sul paese dell'Africa occidentale per allungare il periodo produttivo, riuscendo così a rispondere alla richiesta costante dei mercati e alla crescente concorrenza. Un sodalizio che oltre a meloni di qualità sta dando ottimi frutti sulle due sponde del Mediterraneo: posti di lavoro negli stabilimenti produttivi in Italia e sviluppo socio-economico nel paese africano. A raccontare di questo esempio di collaborazione virtuosa è la rivista dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS).

Alla base dell'intesa virtuosa, fondata sul rispetto e sul reciproco vantaggio, c'è un accordo siglato tra lo Stato senegalese e l'impresa mantovana OP Francescon, con il consenso della comunità locale, che ha dato in concessione 286 ettari di terre destinati alla coltivazione del melone. Da febbraio ad aprile, in assenza di produzione, l'azienda mantovana era costretta a fermarsi e i propri dipendenti a rimanere a casa. Dietro suggerimento della Coop, la OP Francescon ha scelto il Senegal, più precisamente Tassette, villaggio a due ore di macchina da Dakar, la capitale, per produrre meloni nei mesi di magra. La stagione produttiva senegalese comincia già a febbraio, dando lavoro agli operai italiani degli stabilimenti di Rodigo che si occupano delle operazioni di magazzino e imballaggio non appena i meloni senegalesi vengono consegnati.

In loco, l'eccellenza frutticola mantovana da' lavoro diretto a 250 senegalesi nel periodo di massima attività, contribuendo alla formazione del personale locale in diversi settori, con un trasferimento di competenze e prassi. Inoltre, l'azienda mantovana in accordo con Coop Italia  anno  deciso di autotassarsi di cinque centesimi al chilo sul prodotto venduto nei supermercati. Con i proventi, gestiti dalla Giovanni Paolo II Onlus, a Tassette è stato costruito un centro sanitario, prima inesistente, con ambulanza e altre apparecchiature in dotazione, mentre diverse aule scolastiche sono state rinnovate.

(Agi)