Mantova, operazione Sisma: arrestato anche l'ultimo indagato

Si tratta dell'architetto ostigliese Rossano Genta, rientrato dall'estero. Intanto gli altri accusati si avvalgono della facoltà di non rispondere

Le intercettazioni dei carabinieri di Mantova

Le intercettazioni dei carabinieri di Mantova

Mantova - L'unico 'uccel di bosco' dell'operazione Sisma è finito nella rete. Si tratta dell'architetto ostigliese Rossano Genta di 66 anni, che è stato arrestato oggi a Mantova. Era rientrato dall'estero. Il professionista, difeso dall'avvocato mantovano Andrea Pongiluppi, è stato subito interrogato e ne è stata confermata la detenzione.

Sempre oggi, come previsto, si sono svolti una serie di interrogatori di garanzia. A Reggio Emilia, assistiti dal loro difensore l'avvocato Vito Pellegrino, si sono confrontati con il gip Giuseppe Todaro e il padre Raffaele. Il primo è stato sentito in carcere per via telematica dal gip bresciano, il secondo direttamente dal gip reggiano incaricato da quello della Dda lombarda. Entrambi gli indagati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il loro difensore sarà affiancato dall'avvocato Giuseppe Migale Ranieri anch'egli di Reggio.

A Brescia è stato ascoltato 'dal vivo' il bancario Enrico Ferretti, assistito all'avvocato Vittorio Tria: l'indagato, che si proclama estraneo alle accuse, ha preferito comunque avvalersi della facoltà di non rispondere. A Modena, infine, è slittato al 13 gennaio l'interrogatorio dell'imprenditore Felice D'Errico. Il suo difensore, il legale modenese Luca Brezigar, ha ottenuto i 10 faldoni dell'inchiesta (15mila pagine) e la fissazione del confronto per sabato alle 11 nel carcere modenese.