La felicità? In un piatto di pasta

"Felicità! E' un bicchiere di vino con un panino, la felicità", cantavano Albano e Romina nel 1982. E non ci sono andati poi molto lontani. Sì, perché il "laboratorio delle emozioni" della Iulm (il noto Istituto Universitario di Lingue Moderne di Milano) ha stabilito che la felicità sta in un piatto di pasta. Proprio così. Un assaggio di trofie al pesto, piuttosto che di tortiglioni al sugo, può regalare più felicità di un gol della squadra del cuore o dell'ascolto della canzone preferita. La pastasciutta batte dunque la Nazionale e i Maneskin. D'altronde l'aveva già capito Alberto Sordi nel 1954 nel film "Un americano a Roma". Davanti a mille "tentazioni culinarie" a stelle e strisce, rivolgendo l'attenzione al piatto di pasta cucinato da mamma, pronuncia l'arcinota frase "Maccarone, tu m'hai provocato e io te distruggo adesso, i me te magno!". Con felicità.