Dopo un mese di guerra sul campo e di cancellerie in fibrillazione, il ruolo della Cina resta ancora incomprensibile ai più: è pronta ad aiutare Putin? Gioca su due tavoli? Vuole la pace o vuole approfittare del conflitto per risolvere i suoi dossier? Guarda a Taiwan come Mosca ha guardato all'Ucraina?
Il tema è caldissimo. Pechino è un attore fondamentale per le prospettive della guerra in Ucraina. Lo dimostrano i prossimi appuntamenti: un vertice Cina-Unione europea, in agenda il primo aprile, e un incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e l'omologo cinese Wang Yi fissato per il 31 marzo.
Vladimir Putin e Xi Jinping hanno definito la loro amicizia "senza confini". Ma attenzione, potrebbe rivelarsi sbagliato dedurne che il loro rapporto sia così "roccioso" e irreversibile come viene fatto apparire. Mettere sullo stesso piano i due leader – entrambi autocrati ma il parallelismo si esaurisce qui – e soprattutto le loro ambizioni è suggestivo ma fuorviante. Ed è azzardato il confronto tra Taiwan e il Donbass. La professoressa Olla ci spiega perché.
*Storica della politica internazionale, già docente nell'Università Statale di Milano, studiosa dei rapporti tra le democrazie occidentali e i regimi autoritari.
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