Editoriale

Occupazioni e bastoni

Occupazioni scolastiche se ne sono sempre fatte, dagli anni della contestazione studentesca a quelli politicamente più tiepidi: un motivo per “prendersi la scuola”, a 17-18 anni, lo si trova sempre. Quasi un rito di passaggio, tutto sommato innocuo, intergenerazionale e pure interclassista  (si occupa dai licei bene agli istituti tecnici e professionali). Poi arriva il caso del Severi Correnti e apriti cielo. Ora, vero che qui la situazione è un po’ sfuggita di mano e i ragazzi vanno anche educati a rispondere delle conseguenze delle proprie azioni, ma invocare bocciature e leggi ad hoc sulla responsabilità civile senza aprire una riflessione più ampia rischia solo di esacerbare gli animi. Un’esibizione muscolare non propriamente da Ministero della Repubblica, a maggior ragione quello dell’Istruzione. Il bastone e la carota, si dice. Sui ragazzi del Severi Correnti, che insieme alle famiglie hanno già raccolto fondi per coprire la metà dei danni, è arrivato solo il bastone.