PLASTICA ADDIO: LA SVOLTA GREEN DI MCDONALD’S

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UN LUOGO simbolo del rapporto fra l’Italia e uno dei brand più noti del globo, ai piedi di una scalinata che il mondo intero ci invidia, scelto per iniziare un viaggio che quello stesso mondo, un passo alla volta, vuole contribuire a salvarlo. C’era l’eleganza romana dei gradini di piazza di Spagna, lo scorso martedì, a fare da sfondo alla tappa inaugurale del ‘Roadshow della Sostenibilità’ targato McDonald’s, l’ampio progetto in tema di economia circolare partito, significativamente, dalla sede del primo ristorante italiano dell’impero dei fast-food. E a segnare i 35 anni di distanza da quel 1986 nel quale la ‘M’ gialla apparve all’improvviso nel cuore della capitale è stato proprio il tema dell’iniziativa, frutto della sempre maggiore attenzione che l’azienda di Chicago sta riservando alla transizione ecologica della catena di distribuzione del cibo. Con gli hamburger e le patatine, quindi, relegati al ruolo di semplici comprimari, mentre quello di protagonisti, nell’avventura nata dall’accordo siglato tra McDonald’s, Comieco e Seda International Packaging Group e partecipato da FISE Assoambiente e Utilitalia, se lo prendevano le posate, i tovaglioli e i bicchieri.

Poichè, in effetti, il primo obiettivo del roadshow è spiegare al milione di nostri connazionali sfamati, ogni giorno, da uno dei 610 ristoranti della rete di franchising di McDonald’s Italia quanta differenza possa fare l’abbandono degli imballaggi monouso e delle plastiche da parte delle catene di ristorazione veloce. Rendendoli anche edotti sul fatto che, dalla fine di quest’anno, tutti i punti vendita del brand raggiungeranno il 100% di riciclo del packaging, grazie all’utilizzo di materiali come speciali carte e cartoni, spesso già riciclati a monte della catena o, comunque, riciclabili e rinnovabili a valle, dopo una corretta raccolta differenziata. Solo l’innovazione sostenibile, del resto, oltre al supporto dei partner specializzati e alla collaborazione dei 25mila dipendenti e dei 140 imprenditori locali della rete McDonald’s, può essere la chiave per tutelare il futuro di tutti, come prova il risparmio annuo di 1.000 tonnellate di plastica che, progressivamente, si sta trasformando in realtà. Con l’aggiunta, da oggi, dei nuovi packaging, realizzati interamente in carta certificata e riciclabile e svelati in occasione dell’apertura romana del roadshow di sensibilizzazione. E con quella, parallela, delle neonate aree di valorizazione e differenziazione dei rifiuti che stanno spuntando all’interno e all’esterno dei locali, peraltro supportate da una strategia di comunicazione centrata sulla consapevolezza ecologica alla quale prenderà parte un notissimo volto del mondo dello spettacolo. Parliamo di Frank Matano, attore e personaggio televisivo da sempre sensibile alle tematiche ambientali e, per questo, arruolato da McDonald’s Italia per aumentare l’eco mediatica della campagna attraverso i suoi canali social e intercettare, così, i tanti giovani che lo seguono.

Un’altra prova, questa, del potenziale di penetrazione che il ‘Roadshow della Sostenibilità’ si porterà dietro in ogni tappa, come ha avuto modo di notare, lo scorso 13 luglio, anche il sottosegretario alla Transizione ecologica, Vannia Gava, certa che quanto messo in piedi da McDonald’s, Seda e Comieco sia "un concreto esempio del ruolo fondamentale che le aziende possono ricoprire negli investimenti in innovazione ambientale". Partendo, da figura politica, dalla stessa considerazione dell’ad di McDonald’s Italia, Dario Baroni, secondo cui "un luogo di incontro di milioni di italiani, quale noi siamo, può certamente giocare un ruolo chiave nella transizione ecologica e contribuire a educare, sensibilizzare e velocizzare questo processo".