PATRIMONI IN BILICO TRA PIANIFICAZIONE E FAI DA TE

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NEL MICROCOSMO degli spogliatoi di un circolo tennis ("dove si fanno gli affari") due veterani dell’imprenditoria vecchio stile (interpretati da Alessandro Haber e Ivano Marescotti) incarnano tutti i difetti dell’italiano un po’ spaccone, ancorato ai tempi spregiudicati e spumeggianti in cui "si stava meglio". Anche se non è vero. Sminuiscono o – se possibile – nascondono i propri fallimenti e gonfiano i loro successi, in un intreccio di tradimenti e responsabilità familiari, si lanciano in avventure che li accecano con l’illusione del guadagno facile, rivelandosi spesso incredibili truffe e mastodontiche bufale. Sono i venti minuti circa del cortometraggio “Il Circolo“ pensato da Francesco Cenerini e Mirko Cocconcelli all’interno del progetto Fin.Ansia per contribuire alla diffusione dell’educazione finanziaria degli italiani.

Una cultura – spiegano Cenerini e Cocconcelli – purtroppo ancora molto bassa (siamo al 63esimo posto nel mondo, peggio di molti Paesi africani) se durante la pandemia sono incredibilmente aumentati i depositi bancari e si è persa così l’opportunità della forte crescita dei mercati con un rialzo di oltre il 40% dell’indice S&P. Partendo da un sorriso, guardando “il Circolo“ si possono approfondire non solo temi tecnici ed economici ma anche indagare la psicologia che si nasconde dietro agli errori più comuni dei risparmiatori. Il cortometraggio, che vede la partecipazione anche di Emanuele Arigazzi, affronta, in tre parti, visibili anche separatamente, il modo corretto e quello sbagliato di investire i propri risparmi e rispondere alle esigenze finanziarie con i temi e gli strumenti appropriati.

Nel primo stacco di 6 minuti – visibile gratuitamente online a partire da oggi al link www.finansia.it – si parla della gestione del denaro tra professionalità e “fai da te“ (Le banche: bazza o pianificazione e consulenza?). Nella “pillola“ successiva (che sarà disponibile online nel mese di ottobre), il cortometraggio mette in luce le influenze sulle nostre decisioni: il momento buono per investire e le occasioni del momento, invece che la reale diversificazione collegata ai bisogni presenti e futuri delle persone e delle famiglie. E infine, terzo stacco (visibile online nel mese di novembre), in un mondo che cambia velocemente, si approccia il fondamentale capitolo della pianificazione successoria e della gestione dei patrimoni.

A. Pe.