ARDUO LAVORO PER IL COMMISSARIO ALL’AGRICOLTURA

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È NOTO come l’agricoltura sia fondamentale per l’anima stessa dell’UE. Anche per questa ragione è ancora più arduo per Janusz Wojciechowski (nella foto in basso), Commissario europeo per l’agricoltura, il compito di concludere la riforma della politica agricola comune (PAC) che deciderà la spesa agricola europei fino al 2027 e assorbirà circa un terzo del bilancio principale dell’Ue. Bisogna ricordare che il Commissario per l’agricoltura, sta guidando una riforma che non è nata da lui e che lo vede fortemente collegato (se non dipendente) dalle decisioni di Frans Timmermans. vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo. La premessa è necessaria perché la nuova riforma della politica agricola europea sembra registrare una diversa visione strategica che potrebbe portare a complicare la soluzione finale. Da un lato il Commissario Wojciechowski sostiene il tema del ricupero, nella riforma, di una serie di temi sociali che gli sono vicini anche culturalmente, essendo di famiglia proveniente da un’azienda agricola della Polonia. Il benessere animale, la presenza dei giovani nelle aree rurali, il sostegno alla piccola fattoria ed in generale la conferma di una profonda distanza dall’industria a difesa della sua anima contadina.

Da altro lato vi sono le lobby agricole, specie quelle politicamente più potenti espressioni di importanti Paesi come Germania e Spagna, che accusano i negoziati sulla riforma della PAC conclusi a giugno di mostrare una scarsa comprensione della realtà agricola europea ed un’eccessiva spinta ecologista. Del resto, i negoziati hanno deluso anche i Verdi, che hanno definito il nuovo accordo sulla PAC una riforma fallita e poco più che un ‘greenwashing’. Gli ambientalisti temono che in mancanza di un argine deciso di difesa da parte della politica del Commissario europeo Wojciechowski, i ministri agricoli avranno eccessiva libertà nel mantenere un approccio tradizionale e reazionario all’ambiente nei piani nazionali della PAC che devono presentare alla Commissione entro la fine dell’anno.

davide.gaeta@univr.it