Val d'Aosta, aperta un'inchiesta sulla vendita di un castello

Esposto della Regione che vuole vederci chiaro sul contratto di vendita per 4,8 milioni stipulato con una società di mediazione immobiliare

Il castello di Introd

Il castello di Introd

Introd (Aosta) - La procura di Aosta ha aperto un fascicolo - al momento senza reati né indagati - sulla compravendita del castello di Introd, maniero costruito nel 12esimo secolo che si trova ai piedi delle valli del Gran Paradiso. L'inchiesta è stata avviata dopo un esposto della Regione Valle d'Aosta.

Gli attuali proprietari, i conti Caracciolo, il 10 marzo scorso hanno stipulato un contratto di vendita per 4,8 milioni di euro con una società di mediazione immobiliare: a destare l'attenzione della Regione è una condizione sospensiva per la quale l'atto perderebbe di efficacia se l'acquirente non versasse una determinata somma al venditore entro il 28 luglio prossimo. Inoltre la Regione segnala che il prezzo fissato nella compravendita, benché considerato entro i limiti in base a una perizia disposta dallo stesso ente pubblico, sarebbe superiore a quello che si potrebbe stabilire nell'ambito di una libera trattativa di compravendita.

Il presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha anticipato che la Regione non potrà esercitare il diritto di prelazione sul castello - che scade il 10 maggio - a causa dei vincoli di bilancio. Il timore del Comune di Introd è di perdere un bene che per anni ha avuto in comodato per organizzare visite ed eventi culturali. "Ufficialmente non abbiamo ricevuto alcuna notizia rispetto alla mancata prelazione della Regione nell'acquisto. Fosse così, siamo molto dispiaciuti perché perdiamo un gioiello per il nostro territorio", ha dichiarato il sindaco di Introd, Vittorio Anglesio.